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Soddisfatti gli imprenditori

Discoteche e sicurezza. Firmato in Prefettura il nuovo protocollo

In foto: l'incontro in Prefettura
l'incontro in Prefettura
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
ven 16 ott 2020 17:52 ~ ultimo agg. 18:45
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Anche se la riapertura pare ancora questione complessa, le discoteche raccolgono il frutto di anni di confronto con le istituzioni. E’ stato sottoscritto in Prefettura a Rimini il nuovo “Protocollo d’intesa territoriale in materia di sicurezza delle discoteche” tra le Organizzazioni di categoria, la Prefettura e i Comuni di Rimini, Riccione, Cattolica, Bellaria Igea Marina, Misano Adriatico, Novafeltria e Santarcangelo di Romagna. Il protocollo è attuativo dell’accordo quadro nazionale tra il Ministero dell’Interno e i rappresentanti delle organizzazioni dei gestori di discoteche e dei servizi di controllo delle attività di intrattenimento e spettacolo.

L’accordo prevede, tra l’altro, l’istituzione, presso la Prefettura di un Albo dei “referenti” per la sicurezza, indicati su base volontaria da ciascun gestore e aventi requisiti predefiniti da un apposito tavolo tecnico; la verifica semestrale sullo stato di attuazione del Protocollo, i cui esiti saranno esaminati in sede di Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. Attività “in progress”, spiegano i promotori, che potrà consentire anche eventuali rimodulazioni qualora ne emergesse l’esigenza.

Con la sottoscrizione, le organizzazioni di categoria si sono impegnate a sensibilizzare i gestori dei locali al rispetto e all’osservanza degli obblighi in materia fiscale, contributiva e previdenziale e a collaborare con gli Enti Locali e le Forze dell’Ordine per favorire ogni forma di prevenzione e di contrasto all’uso di sostanze stupefacenti, all’abuso di sostanze alcoliche e, più in generale, a condotte illegali anche attraverso l’installazione di apparecchiature di videosorveglianza. Gli stessi gestori avranno l’obbligo di dotarsi di un sistema di conteggio delle presenze, anche ai fini di una eventuale comunicazione immediata alle Forze di Polizia o ai Vigili del Fuoco.

Il Protocollo prevede anche la possibilità per i gestori di tenere fuori dai locali persone già protagoniste di comportamenti illegittimi o pericolosi.

Commenta su Facebook l’imprenditore riminese Lucio Paesani di Assointrattenimento Romagna: “Scrivevo ieri circa i danni, causati nella nostra provincia, e non solo, da un utilizzo eccessivo dell’articolo 100 TULPS, con particolare riguardo alla durata delle chiusure, passate in un decennio dalla canonica settimana, fino ai 4 mesi del Cocorico. In particolare, in base al regio decreto del 18 giugno 1931, si addebitava spesso al gestore la presenza di pregiudicati, quando questi non aveva nessun mezzo per impedirne l’accesso. Non è più così”:
I punti fondamentali sono per me 4:
– la possibilità di fare “selezione”, inibendo, in base a requisiti e regolamenti oggettivi, l’ingresso agli indesiderati.
– la premialita’ nei confronti del gestore responsabile, che, se si atterrà al protocollo non potrà più esser vittima dell’art. 100
– il confronto e la collaborazione con gli organi dello Stato, tramite tavoli tecnici semestrali.
– l’impegno di Stato ed Amministrazioni a condurre una lotta senza quartiere al “ballo abusivo”.
Le formule di operatività e collaborazione per noi riminesi, sono nella realtà già, da qualche anno, prassi, sia nella gestione quotidiana, quanto nell’organizzazione dei grandi eventi come Molo Street Parade
Avanti così… sperando di poter mettere presto in atto il protocollo, riaprendo attività, ricordiamolo, chiuse e prive di sostegno economico dal 24 febbraio”.
Soddisfazione  da Gianni Indino, presidente provinciale  del sindacato dei locali da ballo Silb-Confcommercio.
“C’è da parte mia grande soddisfazione per l’accordo sul nuovo Protocollo d’intesa che recepisce alcune delle istanze che come SILB portiamo avanti da tempo. Tra le più importanti, la possibilità di tenere fuori dai nostri locali le persone che si rendano protagoniste situazioni di illegalità o di pericolo per la sicurezza e l’ordine pubblico.
Tutto questo nella direzione di una sempre più stretta e proficua collaborazione con le forze dell’ordine, che portiamo avanti anche vigilando attraverso il personale dedicato alla sicurezza. Un fattore che trova riconoscimento in questo Protocollo: nell’eventualità che si verificassero situazioni a rischio non dipendenti dalla volontà del gestore del locale, si andrà a valorizzare sia la volontà di adempiere agli impegni previsti
nel Protocollo, sia la fattiva collaborazione del gestore, anche ai fini dell’applicazione o meno dei provvedimenti quali l’Art. 100 del TULPS. Un primo passo per gestire un articolo di Legge datato 1931 che, ci auguriamo, venga rimodulato presto in relazione ai tempi in cui ci troviamo andando proprio nella direzione di questo Protocollo, ovvero di una sempre maggiore collaborazione tra imprenditori
dell’intrattenimento e pubblica sicurezza.
Ringrazio dunque il Prefetto Forlenza che sin dai primi giorni dal suo arrivo a Rimini ha dimostrato grande sensibilità e voglia di incidere su un settore importante per il territorio come l’intrattenimento con grande spirito di collaborazione. Un segnale importante che certifica la volontà di tutti di conservare sicuri i luoghi dove i ragazzi vanno a divertirsi e si ritrovano in compagnia”.