Indietro
menu
Intanto raddoppia Vienna

Aeroporto: -85% di passeggeri in nove mesi. A settembre -92%

In foto: repertorio
repertorio
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: < 1 minuto
mer 28 ott 2020 16:38 ~ ultimo agg. 16:46
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura < 1 minuto
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

In un panorama generalizzato di grande crisi per il sistema aeroportuale italiano (e non solo), l’aeroporto di Rimini spicca per uno dei cali più consistenti. A penalizzare il Fellini, purtroppo, l’assenza di voli con l’Italia in una stagione in cui i viaggi all’estero sono stati praticamente azzerati dalla pandemia. Un gap che inizierà ad essere colmato da dicembre, quando Ryanair attiverà il collegamento con Napoli. Intanto però i numeri certificano un vero e proprio tracollo: a settembre i passeggeri complessivi sono stati 4.551 (dei quali 4.252 commerciali) con un calo del 92,5% rispetto allo stesso mese del 2019. Diminuiscono anche i movimenti, 271 pari al meno 57,9%, ma in percentuale minore rispetto ai passeggeri. Un dato che testimonia anche un calo (comunque atteso) del riempimento dei voli.

Complessivamente nei primi nove mesi di un 2020 che il Fellini aveva iniziato bene e con molte ambizioni, i passeggeri sono stati circa 49mila con una diminuzione dell’85,3%. Di fatto l’aeroporto di Rimini, dopo lo stop a marzo, è tornato operativo da luglio quando ha totalizzato poco più di 3mila passeggeri (erano stati oltre 64mila 12 mesi prima), in agosto si è saliti a 6.173 (nel 2019 erano stati 67mila) e poi a settembre 4.551 (erano 60.488).

AiRiminum comunque continua a lavorare nell’auspicio che la pandemia allenti la morsa per la summer 2021. Ryanair, ad esempio, ha raddoppiato la frequenza del collegamento con Vienna: si parte il 29 marzo con voli lunedì, martedì, venerdì e sabato. Il fatto che Ryanair continui a puntare sul Fellini è sicuramente un segnale di fiducia da cui lo scalo deve provare a ripartire.