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I problemi degli ambulatori

Medicina territoriale. Vescovi (PD): prevenire criticità per i prossimi mesi

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 5 set 2020 09:43 ~ ultimo agg. 10:23
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“In queste ore molti Riccionesi stanno ricevendo le comunicazioni di pensionamento dei propri medici di base. ASL sta gestendo le sostituzioni garantendo all’utenza la continuità del servizio ma questo non significa che i cittadini non siano smarriti e abbiano bisogno di indicazioni e supporto”. Lo sottolinea il capogruppo riccionese del PD Sabrina Vescovi.

A questo si aggiunge “la preoccupazione per la gestione dei flussi presso gli ambulatori della medicina di gruppo a cui i Riccionesi si rivolgeranno nelle prossime settimane per effetto della campagna vaccinale contro l’influenza e per effetto del maggior livello di allerta che le influenze stagionali induranno nei pazienti. L’emergenza da Coronovirus potrebbe innescare una serie di difficoltà operative che ricadranno in modo diretto sugli ambulatori di medicina di gruppo e conseguentemente sui pazienti.
Gli ambulatori della medicina di gruppo servono oltre 25.000 riccionesi”.

E c’è il problema delle modalità di accesso agli ambulatori: “le sale di attesa avranno un numero contingentato di pazienti accoglibili e questo potrebbe comportare, soprattutto per gli ambulatori con 4/5 medici presenti, file spesso gestibili solo all’esterno della struttura. Sarebbero quindi utili servizi di pre-accoglienza e strutture esterne per ricevere e accogliere in sicurezza le persone. Spesso anziani che poca dimestichezza hanno con il fascicolo sanitario elettronico e le ottimizzazioni che questo comporta. L’autunno e l’inverno sono alle porte, formare file esterne agli ambulatori della medicina di gruppo potrebbe rappresentare un elemento di criticità, sia perché le persone che rimarrano esposte al freddo che per il rispetto delle regole di distanziamento anti Covid“.

In conclusione dalla Vescovi “un appello al Sindaco affinchè si prenda in carico questa situazione e valuti la possibilità insieme ad Asl Romagna, di predisporre ogni misura necessaria a prevenire il disagio e i rischi connessi a questa situazione, coinvolgendo magari le associazioni di volontariato, la Croce Rossa e il servizio di Protezione Civile comunale”.