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L'analisi nazionale

Covid, transizione epidemiologica: più casi, età più bassa, molti asintomatici

In foto: coronavirus
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di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 21 ago 2020 15:43 ~ ultimo agg. 15:48
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Le ultime settimane hanno evidenziato quella che gli esperti definiscono una transizione epidemiologica dell’epidemia di covid-19. Il primo aspetto è l’età media dei contagiati: in Italia nella settimana dal 10 al 16 agosto si è abbassata a 30 anni. “La circolazione – si legge a commento del report del Ministero – avviene ora con maggiore frequenza nelle fasce di età più giovani, in un contesto di avanzata riapertura delle attività commerciali (inclusi luoghi di aggregazione) e di aumentata mobilità.” L’altro aspetto messo in risalto è “la minore gravità clinica dei casi diagnosticati che, nella maggior parte dei casi, sono asintomatici”. Anche se ancora contenuto, per la terza settimana consecutiva i dati confermano un aumento nei nuovi casi in Italia con una incidenza cumulativa (dati flusso ISS) negli ultimi 14 giorni (periodo 03/8-16/8) di 9.65 per 100 000 abitanti, simile ai livelli osservati ad inizio giugno. L’indice di trasmissione nazionale è pari a 0.83 e, spiega il rapporto, “potrebbe sottostimare leggermente la reale trasmissione del virus a livello nazionale. Pertanto l’Rt nazionale deve essere sempre interpretato tenendo anche in considerazione il dato di incidenza”. Il 28,6% dei nuovi casi diagnosticati in Italia è stato identificato tramite screening, il 34% con attività di contact tracing. Il 30,4% sono invece quelli identificati perché sintomatici. Il report parla comunque di “importanti segnali di allerta” e invita ad una “particolare attenzione in situazioni di affollamento in cui si osserva un mancato rispetto delle misure raccomandate”. “Fondamentale – si legge ancora – mantenere una elevata consapevolezza della popolazione generale sulla incertezza della situazione epidemiologica e sull’importanza di continuare a rispettare in modo rigoroso tutte le misure necessarie a ridurre il rischio di trasmissione quali l’igiene individuale, l’uso delle mascherine e il distanziamento fisico”.

In Emilia Romagna l’incidenza, nella settimana dal 10 al 16 agosto, è stata inferiore a quella nazionale (6,51 ogni 100.000 abitanti) mentre l’Rt si è attestato a 0,45.