Indietro
menu
Rispettare le regole

Tuffi pericolosi. L'assessore Frisoni: troppa incoscienza, serve più attenzione

In foto: repertorio
repertorio
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 13 lug 2020 13:17
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

C’è troppa incoscienza e superficialità nell’affrontare il mare, i bagnanti devono essere più accorti  e i genitori devono tenere d’occhio i più piccoli. L’appello arriva dall’assessore al Demanio del Comune di Rimini Roberta Frisoni. In questo avvio di stagione sul litorale romagnolo ci sono, purtroppo, già state vittime e salvataggi in extremis da parte dei marinai di salvataggio. Ieri, nonostante la bandiera rossa, per loro una domenica di superlavoro a soccorrere in particolare “ragazzi giovanissimi, in acqua forse mossi dalla convinzione di essere invulnerabili, nonostante le cronache purtroppo raccontino che così non è” spiega l’assessore.

L’intervento dell’assessore

Il mare molto agitato di ieri non ha fermato i bagnanti, in particolare i più giovani, che in tantissimi hanno sfidato le onde nonostante le bandiere rosse ad indicare il divieto di balneazione. Complice il sole e le alte temperature del pomeriggio, molti si sono fatti tentare dall’acqua concendendosi un tuffo spingendosi distanti dalla riva, con troppa incoscienza e inconsapevolezza non solo dei rischi per se stessi, ma anche per coloro che ogni giorno vigilano sulla loro incolumità, dalle torrette e dai mosconi. Anche ieri infatti sono stati continui i fischi e i richiami dei bagnini di salvataggio, a cui va il mio il mio più sincero ringraziamento per l’ennesima giornata di super lavoro, durante la quale sono stati protagonisti di molteplici interventi su tutta la costa riminese. Nella gran parte dei casi sono stati chiamati a soccorrere e aiutare ragazzi giovanissimi, in acqua forse mossi dalla convinzione di essere invulnerabili, nonostante le cronache purtroppo raccontino che così non è. E non a caso anche oggi i quotidiani raccontano che in più di una circostanza l’apporto dei salvataggi si è rivelato provvidenziale. Se è fonte di rassicurazione poter contare sulla professionalità e le capacità degli uomini e delle donne in servizio sull’arenile, è evidente come sia indispensabile metterli nelle condizioni di lavorare al meglio, senza sovraccaricarli di incombenze che si potrebbero tranquillamente evitare se ci fosse una diffusa adesione alle regole basilari dello stare in spiaggia e del vivere in mare in piena sicurezza. Dobbiamo tutti cercare di prestare più attenzione, la sicurezza passa qui, come in tante altre circostanze, anche dai nostri comportamenti. A qualunque età bisogna prestare attenzione alle condizioni del mare, così come i genitori devono tenere d’occhio i più piccoli. Le nostre spiagge hanno veramente un ottimo servizio di salvamento, ma è fondamentale non avventurarsi in situazioni che possono mettere a rischio la propria incolumità e quella di altri”.