Rider vittima di incidente. Cgil: servono più tutele
Venerdì sera un nuovo incidente stradale a Rimini, fortunatamente non grave, ha visto come vittima un giovane rider (i ragazzi che si occupano delle consegne a domicilio del cibo). Sul tema interviene la Cgil di Rimini che chiede più tutele per questa tipologia di lavoratori.
“Nonostante la Cgil si sia mobilitata da tempo per chiedere il pieno riconoscimento di diritti e tutele anche ai lavoratori riders – scrive Alessandra Gori, Segretaria generale NIdiL CGIL Rimini -, nonostante la Corte di Cassazione abbia chiaramente assunto questa direzione con l’ultima sentenza sul caso Foodora, nonostante le ordinanze dei tribunali di Firenze e Roma che obbligano la consegna dei dispositivi di protezione anti Covid- 19, per queste piattaforme i riders continuano ad essere lavoratori a cottimo, con pochi euro a consegna, che sfrecciano per le strade della città senza avere in dotazione nessuna protezione“.
Per i riders, ricorda il sindacato, da febbraio è entrato in vigore l’obbligo di copertura Inail ma “il loro resta un lavoro sottopagato, senza orari concordati, privo di garanzie per la salute e la sicurezza“.
“Prima dell’emergenza Covid-19 – prosegue la Cgil – avevamo avviato con il Comune capoluogo un percorso per definire una Carta dei Diritti fondamentali del lavoro digitale, chiediamo all’Amministrazione comunale di Rimini di riprendere al più presto quel percorso” conclude.