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operazione dei carabinieri

Rapine a Riccione, fermata banda di giovani

In foto: la conferenza stampa dei carabinieri di Riccione @Adriapress
la conferenza stampa dei carabinieri di Riccione @Adriapress
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
lun 27 lug 2020 15:31 ~ ultimo agg. 28 lug 15:58
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Una coppia di fidanzati (lui 25enne ecuadoregno, lei 18enne di Bergamo) sottoposta a fermo per rapina e lesioni aggravate in concorso, un 18enne egiziano arrestato in flagranza per furto aggravato e un 17enne originario di Napoli ma residente a Lucca denunciato a piede libero, più altri tre 18enni (due di Lucca e uno di Bergamo) identificati e fotosegnalati, la cui posizione è al vaglio degli investigatori dell’Arma. E’ composta da maggiorenni (eccetto un minorenne) la banda di rapinatori – il termine baby gang è quindi inappropriato – che da circa un mese imperversava a Riccione, in centro come nella zona mare. Sono stati i carabinieri della Perla Verde, guidati dal capitano Luca Colombari, ad incastrare nel weekend alcuni dei componenti dopo l’ennesima rapina ai danni sempre di giovani turisti.

Venerdì scorso quattro bergamaschi a bordo di un risciò sono stati fermati sul Lungomare Costituzione, intorno alle 21.40, da tre ragazzi magrebini a piedi. Dopo aver sbarrato loro la strada, i nordafricani li hanno accerchiati. Uno di loro, che impugnava una bottiglia di birra in vetro, ha sferrato uno schiaffo al petto ad uno dei turisti bergamaschi, riuscendo a strappargli con una mossa fulminea la catenina d’oro che portava al collo prima di scappare. La scena, però, è stata ripresa dalla GoPro (una telecamera portatile) installata sul risciò dai turisti, che si sono subito diretti dai carabinieri per raccontare quanto accaduto.

La descrizione dei tre e le immagini delle videocamera hanno consentito ai militari del Nucleo operativo, diretti dal tenente Maurizio Guadalupi, di rintracciare i presunti autori del furto con strappo. I tre nordafricani nel frattempo avevano raggiunto altri coetanei (una decina di giovani in tutto) tra i quali spiccava una ragazza bionda con due piercing, uno al labbro e l’altro al naso (la 18enne di Bergamo), spesso citata da altre vittime in precedenti rapine. Dopo aver identificato sul posto l’intera comitiva, i carabinieri hanno condotto in caserma i tre sospettati e la 18enne per la fotosegnalazione. Mentre si trovava nella sala d’attesa, la giovane è stata riconosciuta da tre turisti di Lecco, due minorenni e un maggiorenne, che sempre nella serata di venerdì, verso le 20.30, erano stati aggrediti e derubati sulla spiaggia di Riccione. Ed in effetti dal loro racconto è stato possibile appurare la presenza della 18enne all’aggresione, che ha visto la partecipazione anche del fidanzato di lei, un 25enne ecuadoregno sempre residente a Bergamo, anche lui riconosciuto dalle vittime fuori dalla caserma.

Secondo quanto ricostruito dai militari, i turisti sono stati avvicinati alla fermata dell’autobus in zona colonie, al confine tra Riccione e Miramare. Con la scusa di vender loro del fumo, gli aggressori li hanno seguito sul mezzo e poi in spiaggia, a Riccione, nella zona del portocanale. Lì l’ecuadoregno avrebbe chiesto ad uno dei turisti lecchesi di mostrargli da vicino la catenina d’oro che indossava. Di fronte al rifiuto del minore, il sudamericano l’avrebbe scaraventato sulla sabbia e, insieme ad un complice, lo avrebbe preso a calci e pugni strappandogli oltre alla collanina anche due braccialetti in oro, poi ritrovati in caserma addosso alla 18enne. Che durante l’aggressione avrebbe invece impedito agli amici della vittima di soccorrerlo.

Per il comandante della Compagnia di Riccione Colombari si tratta di un’unica banda che agiva separatamente per poi ritrovarsi a fine serata e spartirsi il bottino. Molti dei componenti sono giovani stranieri della Bergamasca che nell’ultimo mese hanno trascorso diversi weekend a Riccione, dove alloggiavano in hotel da 10 euro al giorno. Il più delle volte agivano completamente ubriachi, dopo essere passati al supermercato per fare rifornimento di birre e superalcolici. Le vittime sono tutti turisti tra i 16 e i 20 anni, ai quali la banda avrebbe sottratto sotto minaccia o con l’uso della forza braccialetti, catenine, orologi, smartphone e contanti, ma anche vestiti firmati. Dal 25 giugno al 26 luglio sono stati 7 gli arresti (5 riguardano minorenni), 12 le denunce a piede libero (3 nei confronti di minorenni) e 19 le persone fotosegnalate (tra cui un paio di ragazze). La 18enne bergamasca, in particolare, è sospettata di aver preso parte a 13 rapine nell’ultimo periodo. La posizione di altri quattro giovani è invece al vaglio degli investigatori.

“Grazie ad appositi servizi in borghese e al racconto tempestivo delle vittime – spiega il comandante del Comando provinciale di Rimini, Giuseppe Sportelli – siamo riusciti a risalire agli autori di rapine e strappi. Quello delle baby gang, anche se in realtà baby gang non sono, è un fenomeno che non riguarda solo Riccione. Purtroppo questi giovani agiscono nelle località dove c’è un’alta concentrazione di turisti. Alcuni di loro si divertono a compiere atti di vandalismo, altri invece furti e rapine. E’ un malcostume che purtroppo non è nuovo, ma che l’Arma, così come le altre forze dell’ordine, sta combattendo in maniera puntuale e decisa”.