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chiesto tavolo per la sicurezza

Operazione Darknet. Gennari spiega nomina commercialista in PMR

In foto: Mariano Gennari
Mariano Gennari
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 4 minuti
gio 30 lug 2020 12:30 ~ ultimo agg. 31 lug 10:02
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Zone d’ombra infide, un coinvolgimento sopra ogni previsione della città, dove esponenti della criminalità sono in soggiorno obbligato. Il Sindaco di Cattolica, Mariano Gennari, è tornato ieri sera sull’inchiesta anticamorra “Darknet” intervenendo in apertura del Consiglio Comunale raccontando anche del suo rapporto con il commercialista coinvolto nell’inchiesta e di che cosa lo ha portato a nominarlo in PMR: posso dire di essere rimasto sconvolto. Comunque andrà a concludersi la sua personale vicenda non starò bene” . Chiesto dal sindaco anche un tavolo per la sicurezza in Prefettura.

Uno stralcio del suo intervento:

L’operazione anti-camorra “Darknet” ha fatto luce su zone d’ombra infide. Una azione a contrasto della malavita organizzata sul territorio, che ci auguriamo continui con forza. Un colpo alle attività della camorra radicate in più regioni d’Italia che, attraverso svariate operazioni, riusciva a riciclare, sul territorio della Riviera Romagnola, proventi di azioni criminali. In questa zona grigia, il lavoro capillare e sempre più informatizzato della Guardia di Finanza dà maggiore sicurezza al tessuto positivo del nostro territorio. Per questo, come prima cosa, voglio esprimere un ringraziamento pubblico agli uomini delle Forze dell’Ordine che quotidianamente lavorano per contrastare la criminalità organizzata”.

I pericoli e le preoccupazioni di infiltrazioni sul territorio, erano stati palesati in vari consessi, anche pubblici. Voglio ricordare – ha sottolineato il Sindaco – l’ultimo, quello di febbraio a Rimini, citato anche nelle parole del Procuratore proprio nella conferenza di pochi giorni fa per illustrare l’operazione Darknet. Ma la portata del coinvolgimento “di Cattolica”, supera qualsiasi previsione. Per quanto riguarda il Comune, da tempo collaboriamo con le Forze dell’Ordine, cerchiamo di essere sempre estremamente attenti su quanto di nostra competenza. In questo periodo di post emergenza sanitaria, con le difficoltà economiche del comparto turistico e la difficile situazione derivante dalla scarsa liquidità, la criminalità non smette certo di operare, anzi è alla continua ricerca di nuove occasioni di espansione per i propri profitti. Negli ultimi anni si è registrato un cambiamento di impostazione nei metodi di controllo del territorio da parte della criminalità organizzata. Dall’intimidazione “fisica” si è passati a forme importanti di “riciclaggio”. Purtroppo da tempo esponenti della criminalità organizzata vengono obbligati a soggiorni nella nostra città. Il nome di Cattolica è venuto fuori prepotentemente per la presenza – sicuramente non auspicata da Cattolica e dai suoi cittadini – sul nostro territorio di Giovanni Iorio, nome centrale nell’inchiesta, e del cugino, Luigi Saverio Raucci. Nonostante sarebbero stati soci occulti di attività di ristorazione e imprese di impiantistica, che svolgevano lavori di manutenzione in tutta Italia, i due indagati risultavano nullatenenti”.

Il Sindaco Gennari si è soffermato sul coinvolgimento del commercialista Pasquale Coppola nella vicenda. “L’altra notizia che mi ha lasciato incredulo – ha detto – è stata leggere il nome di Pasquale Coppola tra gli indagati. È un professionista molto conosciuto in città. I nostri figli hanno la stessa età, uno dei motivi per cui lo conosco anche al di fuori della sua professione. Spero per lui che fosse inconsapevole, che il suo ruolo sia chiarito al più presto. Che abbia modo di districarsi da questa faccenda e di provare la sua estraneità ai fatti. Altrimenti, se colpevole dovrà scontare la sua pena. Aspetto che le indagini facciano il suo corso e che stabiliscono la verità sulla vicenda”.

Il Primo Cittadino ha poi ricostruito le dinamiche che hanno portato alla nomina del commercialista in Pmr. “Premetto – ha sottolineato Gennari – che ho indicato diverse figure in vari enti. Lo scorso maggio dovevo nominare un nuovo supplente in Patrimonio mobilità Rimini dopo la segnalazione che, da qualche mese, si era dimesso da Pmr Roberto Angeli, indicato dal mio Comune e da Riccione. Al suo posto era subentrato Giuseppe Cerri, che avevo indicato in precedenza quale supplente sempre in Pmr. A quel punto i tempi stringevano ed ho indicato il nome di Martina Ferretti. Mi hanno risposto che per una questione di parità di genere, dovevo segnalare un uomo. Allora nell’immediatezza e nei tempi strettissimi a disposizione, pochi secondi, ho pensato a Pasquale Coppola che avevo incontrato da poco. Sebbene lo conoscessi da anni, non lo avevo mai nominato in alcun ruolo poiché non mi sembrava una cosa opportuna da farsi vista l’amicizia che ci legava. Resta fermo il fatto che, in qualità di secondo supplente, Coppola non ha mai partecipato ad alcuna decisione del Collegio e che potrebbe subentrare solo nel caso in cui due membri effettivi si fossero dimessi. Ad ogni modo, il presidente di PMR, Stefano Giannini, ha già chiarito che Coppola con una lettera si è dimesso. Umanamente posso dire di essere rimasto sconvolto. Comunque andrà a concludersi la sua personale vicenda non starò bene. Provo anche a mettermi nei panni dei suoi familiari, dei suoi figli. Non auguro di certo a nessuno di essere “sbattuto” in quel modo prima pagina”.

Nel complesso dell’intera operazione – ha concluso il Primo Cittadino – va confermata, ancora una volta, la professionalità e la capacità investigativa dell’autorità giudiziaria e delle forze di polizia. La società civile, la comunità sana, è al fianco degli uomini di legge. Invito tutti a fidarsi delle forze dell’ordine e segnalare, non sui social ma direttamente a loro, episodi sospetti o che possano destare dubbi, la comunità unità saprà essere diga al malaffare. In Prefettura abbiamo stretto il patto per la sicurezza e la legalità. Ho già chiesto alla Dottoressa Alessandra Camporota, Prefetto uscente, la volontà di costituire un tavolo sull’ordine pubblico la quale ha poi invitato il neo Prefetto, Giuseppe Forlenza, a contattarmi prontamente per convocarlo