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Le analisi di Goletta Verde

Il report di Legambiente sulle acque costiere boccia solo il Marano

In foto: la conferenza stampa
la conferenza stampa
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mer 22 lug 2020 12:58 ~ ultimo agg. 13:03
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Degli undici punti monitorati sulla costa, solo uno risulta oltre i limiti di legge: la foce del marano a Riccione. E’ l’esito del monitoraggio delle acque in Emilia Romagna eseguito dal 6 all’8 luglio scorsi dalla Goletta Verde di Legambiente.

Cinque i punti monitorati dalla Goletta Verde in provincia di Rimini. Il punto sulla foce del torrente Marano, nel comune di Riccione, è stato giudicato “fortemente inquinato”. Entro i limiti gli altri quattro punti indagati in provincia: si tratta del punto sulla spiaggia a sud della foce dell’Uso, tra i territori comunali di Bellaria e Igea Marina, della foce del Marecchia a Rimini, del punto in spiaggia a nord del Rio Melo, in località Miramare a Riccione e del punto sulla spiaggia sud, sulla foce del torrente Ventena a Cattolica. Promossa anche la foce del Rubicone a San Mauro Mare.

I parametri indagati sono microbiologici (Enterococchi intestinali, Escherichia coli) e vengono considerati come “inquinati” i campioni in cui almeno uno dei due parametri supera il valore limite previsto dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) e “fortemente inquinati” quelli in cui i limiti vengono superati per più del doppio del valore normativo. Il lavoro di analisi e ricerca ha avuto la partnership tecnica in Emilia Romagna con il laboratorio Tentamus – Agriparadigma di Ravenna.

“Quest’anno è stata centrale la partecipazione attiva da parte dei volontari dei circoli territoriali, che oltre ad aver animato e reso molto partecipata questa particolare tappa sono stati formati e seguiti dal nostro ufficio scientifico nelle attività di monitoraggio – ha spiegato Lorenzo Mancini, direttore di Legambiente Emilia Romagna – il risultato delle analisi, in linea con le annate precedenti e che non rileva particolari criticità, è frutto anche dell’efficacia degli interventi messi in campo in precedenza. Non bisogna però abbassare la guardia: non sono mancati durante le stagione divieti temporanei di balneazione, in particolare a seguito delle piogge. Ancora poi torna il Torrente Marano a Riccione, fortemente inquinato e oggetto di un nostro precedente esposto. Criticità su cui da diversi anni chiediamo un intervento”.

“La fotografia positiva scattata da Goletta Verde n Emilia Romagna quest’anno – ha evidenziato il responsabile scientifico nazionale di Legambiente Andrea Minutolo – è figlia anche di una stagione balneare partita in ritardo e che inevitabilmente ci sta facendo vedere come potrebbero essere le località turistiche senza uno smisurato carico antropico che, invece, potrebbe mandare in sofferenza gli impianti di depurazione come avvenuto nelle stagioni precedenti. Il dato della foce del torrente Marano è un campanello di allarme da non sottovalutare per affrontare al meglio il proseguimento della stagione che vedrà probabilmente crescere notevolmente le presenze turistiche sulla costa”.

Nella presentazione dei risultati, anche un nuovo accenno alle polemiche sul progetto dell’eolico offshore nel riminese. “All’incontro di Riccione del 18 luglio scorso – ricorda Legambiente – l’assessore regionale alla green economy Vincenzo Colla ha parlato infatti di scontro tra bellezza e ambiente, evidentemente dimenticando la linea di urbanizzato senza soluzione di continuità che funesta il paesaggio romagnolo”.

Legambiente ha premiato anche quattro realtà turistiche virtuose:

Hotel Fabrizio | Rimini

I proprietari hanno investito sull’efficienza energetica dell’albergo e sulla produzione di energia da fonti rinnovabili; hanno una navetta elettrica per la mobilità degli ospiti; danno borracce termiche a tutti gli ospiti. Per il loro 50° anniversario hanno piantato 50 alberi con Treedom. Hanno sostenuto operativamente ed economicamente il progetto Maldiplastica per sensibilizzare sul problema della plastica usa e getta.

Camping Marecchia | Pennabilli

Organizza uscite in bici con soste nelle case degli anziani delle comunità toccate per spuntini con pitti/prodotti tradizionali e racconto delle storie/leggende locali; il progetto ha anche la doppia valenza di far sentire gli anziani del luogo ancora importanti per la comunità.

B&B SassoErminia | Secchiano – Valmarecchia

B&B ricavato da un vecchio casale ristrutturato in bioedilizia e con materiali di recupero, con produzione di energia da fotovoltaico, illuminazione a LED, piscina ed elettrolisi, fitodepurazione, recupero acqua piovane. I titolari sono inoltre impegnati in diversi progetti etici sul territorio.

Bagno Sport 70 | Cesenatico

Il Bagno Sport70 è stato il primo stabilimento di Cesenatico a rinunciare alla plastica usa e getta e ha introdotto un punto di distribuzione di bevande “alla spina” in spiaggia, dando ai clienti una borraccia in acciaio per prelevare le bevande.