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Pd attacca Morciano e San Leo

Morciano e San Leo fuori da Unioni. Sacchetti (Pd): scelte scellerate ed egoistiche

In foto: Filippo Sacchetti
Filippo Sacchetti
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 18 giu 2020 10:37
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Dopo la decisione di Morciano di abbandonare l’Unione Valconca e di San Leo di recedere unilateralmente dall’Unione dei Comuni della Valmarecchia, arriva una dura presa di posizione da parte del partito democratico. Il segretario provinciale Filippo Sacchetti, pur ammettendo che la legge regionale istitutiva delle Unioni necessita di una revisione, ritiene che “il patrimonio di relazioni e di condivisione messo insieme in questi anni non può essere sprecato”. Il Pd “non appoggerà mai – prosegue – scelte scellerate come quelle portate avanti in questi giorni dal sindaco di Morciano in Valconca e da quello di San Leo in Valmarecchia. Scelte motivate dall’egoismo e dalla rincorsa al sovranismo in favore del proprio microcosmo, con i cittadini che faranno le spese di questo isolamento.” Il segretario punta il dito sui sindaci Ciotti e Bindi accusandoli di non aver pensato alle ricadute della loro scelta per i cittadini e per le comunità circostanti e ricorda che adesso dovranno “riportarsi in casa” servizi sociali, polizia locale, sportello unico per le imprese. “Attenzione alle facili speculazioni nel breve – è il monito di Sacchetti – col rischio di leccarsi le ferite nel lungo termine”. L’appello a tutti i comuni, alla provincia e anche alla Regione è quello di rimettersi al tavoloper ricostruire le condizioni ottimali per la gestione dei servizi associati. La Regione ha un ruolo chiave e attivo e non può essere bypassata. In Valmarecchia c’era un percorso di condivisione, ad esempio sull’idea di una ri-organizzazione dell’ente non più a 10, che Bindi ha completamente dribblato e disatteso. Se ne assumerà le sue responsabilità. L’idea di un’organizzazione a due velocità doveva essere presa in considerazione seppur nello sguardo d’insieme e seppur tenendo fede ai principi di solidarietà e comunità che nel corso di questi difficili anni ci hanno reso certamente più forti”.
Sacchetti parla poi di “consigli comunali fatti all’oscuro della cittadinanza, senza coinvolgimento, senza dare la possibilità ai cittadini di assistere” e chiude invitando i due sindaci a fare un passo indietro. “I nostri cittadini meritano amministratori coesi e uniti che lavorano insieme, attorno a un tavolo, con volontà di fare bene e non fuggire dai problemi”.