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carabinieri incastrano pusher

Spaccio di cocaina dietro le cabine in spiaggia: oltre 100 cessioni documentate

In foto: repertorio
repertorio
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 9 mag 2020 11:22 ~ ultimo agg. 14:57
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Ha sfruttato il lockdown per incrementare la sua attività di spaccio. Spesso dava appuntamento agli acquirenti in spiaggia, dietro le cabine, dove avvenivano le cessioni di cocaina. Che potevano fruttargli dai 30 ai 50 euro alla volta. Oltre 100 quelle documentate in due mesi (febbraio-marzo) dai carabinieri della Tenenza di Catttolica, veri e propri specialisti nelle indagini legate al traffico di stupefacenti. Così a finire in manette è stato un albanese di 31 anni, nullafacente e con precedenti alle spalle.

La sua attività di spaccio spaziava da Rimini a Cattolica, dove su appuntamento riforniva di cocaina per lo più persone tossicodipendenti, anche se nella lista degli acquirenti figurano anche consumatori occasionali. Grazie ad una mirata attività di indagine, i militari cattolichini, diretti dal comandante Antonino Miserendino, sono riusciti a ricostruire il modus operandi dell’albanese, che aveva la propria base in un residence di Rimini. E’ lì che alloggiava ed è da lì che ogni giorno partiva per concludere i suoi affari.

Come detto, gran parte delle cessioni avvenute a Rimini si consumavano in spiaggia, in posti appartati lontano da occhi indiscreti. Gran parte dello spaccio è stato documentato sull’arenile di Bellariva e Rivabella. Il luogo prescelto per lo scambio droga-soldi veniva concordato di volta in volta. Spesso si rifugiavano dietro le cabine. Il pusher, una volta nelle vicinanze, faceva uno squillo al cellulare dell’acquirente per fargli capire che era lì. Tempo pochi minuti ed ecco che arrivava l’assuntore di turno. Ceduta la cocaina, ognuno se ne andava per la propria strada. Alcune cessioni sono avvenute anche per strada.

Grazie agli elementi raccolti, anche con l’ausilio delle intercettazioni telefoniche, i carabinieri hanno fatto recapitare sul tavolo del sostituto procuratore Luca Bertuzzi una dettagliata e corposa informativa con all’interno oltre 100 episodi di spaccio documentati. Il magistrato ha quindi richiesto al gip di Rimini un provvedimento cautelare autorizzato dal giudice, e ieri i militari cattolichini hanno arrestato l’albanese. Che ora si trova in carcere, con le accuse di spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti, a disposizione dell’autorità giudiziaria.