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Apertura rallentata

Raffaelli (Lega) interroga Franceschini: stop complessi iter buricratici

In foto: Elena Raffaelli
Elena Raffaelli
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: < 1 minuto
mar 12 mag 2020 18:41
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I tentativi di ripresa degli imprenditori del settore turistico-ricettivo e della ristorazione rimarranno frustrati se le amministrazioni pubbliche non provvederanno quanto prima a velocizzare e snellire le procedure burocratiche”. Lo dice la parlamentare riccionese della Lega Elena Raffaelli nell’interrogazione presentata alla Camera sulla circolare emanata nei giorni scorsi dalla Soprintendenza di Ravenna dove si richiede una corposa documentazione per la collocazione di tavoli e sedie nelle piazze e in altre aree sottoposte a vincolo e nelle spiagge.
Non bastavano le confuse misure prescrittive imposte dal Governo per la graduale riapertura delle attività in ginocchio dopo il lockdown – spiega la Raffaelli –, ci si è messa pure la Soprintendenza di Ravenna con una richiesta che avrà l’unico risultato di appesantire e rallentare le riaperture, pregiudicando ulteriormente ogni tentativo di ripresa. Ho quindi chiesto al ministro Dario Franceschini che il Governo adotti linee guida e protocolli di semplificazione che consentano al comparto turistico di riaprire subito e in sicurezza. L’iniziativa della Soprintendenza di Ravenna non va certamente in questa direzione: la circolare, così come è stata scritta, frustra e paralizza l’iniziativa dell’imprenditore, imponendo una procedura lunga e complessa, senza tempi certi sul parere preventivo dell’Istituto oltre a essere onerosa, perché richiede l’acquisto di materiali e arredi che non potrebbero essere ammortizzati, in quanto destinati e un impiego transitorio fino al 30 novembre 2020. Segno inequivocabile dell’incomprensione e della lontananza delle amministrazioni pubbliche dalla realtà quotidiana. L’auspicio – conclude la parlamentare – è che il Ministro dia una risposta sollecita e concreta al problema”.