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ragazzi in comunità

Un’altra giornata di quarantena in comunità. I ragazzi creano una playlist

di Silvia Sanchini   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 22 apr 2020 12:14 ~ ultimo agg. 27 apr 14:54
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Pochi davvero stanno parlando del lavoro in comunità e casa-famiglia in questo tempo. Così oggi pubblichiamo un nuovo contributo sul tema: è il racconto di Annalisa Bianchi e dell’equipe della comunità educativa “Casa Clementini”, una comunità di accoglienza per minorenni gestita dalla coop. sociale Il Millepiedi e dalla Fondazione San Giuseppe per l’aiuto materno e infantile. Ascoltiamo le loro parole:

“È un’altra mattina di quarantena durante un laboratorio con i ragazzi.

Le loro mani sono occupate ma ti accorgi che i loro occhi sono lontani, così come i loro pensieri. Allora inizi a fare qualche domanda, ma nelle risposte riconosci le tue parole, quelle parole che gli hai ripetuto come un mantra, quelle parole che leggono sui “tremilacartellianticontagio” appesi anche alle grucce, come vestiti appena stirati.

Ti accorgi allora che non basta.

Non basta organizzare le giornate, riempirle di fare.

Non basta a fine giornata incontrarsi in quella sala che prima ci faceva stare vicini vicini a guardare un film.

Non basta neanche fare “riunione di parola” dove ognuno è libero di esprimersi e parlare.

Ti accorgi che manca qualcosa per trovare un denominatore comune, presente prima e presente adesso, da trasformare in un microfono che amplifichi il pensiero.

E la mattina dopo ti trovi sempre allo stesso tavolo, sempre con gli stessi ragazzi a trasgredire la regola, appoggiare il telefono sul tavolo e far partire una canzone.

Così in una mattina di quarantena ti ritrovi a metterti a nudo davanti a quegli occhi mentre gli dici:

Io sto vivendo questo, io sento questo.

E voi?

Così che è nata la nostra piccola playlist, sorprendente, inaspettata e terribilmente emozionante…”.

Educatori e ragazzi hanno scelto una serie di canzoni per farsi compagnia e darsi forza in questo momento.

Hello di Lionel Richie è scelta da Omar: era la canzone che il fratello maggiore ascoltava prima che la famiglia lasciasse l’Iraq.

Mirmengjes nena ime di Ylli Baka è stata scelta da K.: era una delle canzoni che ascoltava assieme a sua mamma e che racconta proprio del rapporto del cantante con la madre.

You are not alone di Michael Jackson, scelta da H.: Michael Jackson è il suo cantante preferito e questa canzone la ascoltava spesso durante il viaggio.

Grazie ragazzi per questo regalo. E grazie ad Annalisa e a tutti gli educatori per il loro lavoro.