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Le parole per riflettere

"Poesia per chi passa per via": nuovo progetto delle scuole XX Settembre

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 28 apr 2020 10:12
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Le scuole dell’IC XX Settembre di Rimini avviano il progetto “Poesia per chi passa per via”.

“Questa iniziativa nasce da due esigenze urgenti – spiegano le professoresse Federica Melucci e Ivana Lombardini: la prima è quella di creare una rete, un collegamento fra la scuola e la cittadinanza, veicolare cultura e bellezza insieme, ciò che infatti quotidianamente fa la scuola che, anche se chiusa non si ferma, non si arrende. Si tratta quindi di un vero e proprio atto di resilienza ma anche di un DONO.

Seconda urgenza è quella di far comprendere che, come dice Gian Luigi Beccaria, “una società funziona non quando le persone sanno usare il computer, navigare su Internet, parlare un inglese aeroportuale e itinerario, far girare le macchine, far quadrare i conti, ma sono capaci di riflettere sul senso delle parole che sentono, leggono, usano, e sul conseguente senso del proprio operare: il che si impara ancora dal molto leggere, che ci fa meditare sui casi della vita, sul destino dell’uomo di oggi e di ieri, su quanto insomma di noi stessi è depositato, svolto, analizzato nei libri”.

La scuola vuole così continuare, cercando altre strade – è il caso di dirlo – ad offrire le parole come strumento per riflettere, ma anche per farci sentire umani, fragili, fratelli, amici, cittadini… per aiutarci ad abitare poeticamente il mondo, come diceva Holderling.

La formula scelta è quella di mettere a disposizione, all’esterno dei nostri edifici scolastici, per raggiungere tutti senza distinzione di età, la poesia, che crediamo essere un mezzo potente per nutrire e formare l’immaginazione e, al tempo stesso, stuzzicare curiosità e divertimento.

L’intento è anche quello di creare un vero e proprio fomento, un circolo virtuoso ed entusiasta fatto di parole, dove chiunque può leggere e poi lasciare, se vuole, una poesia, un pensiero, con lo scopo di fare bene a se stessi e agli altri.

Donare assaggi di lettura, ad orecchie attente ma “acerbe”, orecchie bambine desiderose di sentire direbbe Rodari, è il nostro obiettivo; avvicinando la popolazione alla musicalità e al senso profondo, perché la poesia non è lontana da noi, non è “difficile”, incomprensibile, bisogna solo averla a disposizione, il più possibile. Per questo abbiamo deciso di mettere poesie a PORTA-TA, di CHI PASSA PER VIA e proporne di nuove ogni due giorni, volendo così provocare, incoraggiare, stimolare ad un viaggio di scoperta della bellezza delle parole, della parola.

Le porte della scuola sono chiuse, è vero, ma da oggi saranno come una finestra aperta, aperta a tutti coloro che, passando, vorranno leggere.

Lasciare la poesia sulla porta, che è evidente metafora dell’apertura verso, mediazione vera e simbolica tra bambini e sapere, tra bambini e lingua, diviene in questo modo immagine significativa della relazione fra la scuola e il mondo. Molte delle poesie scelte, soprattutto destinate alla “porta” della Scuola dell’Infanzia Zavalloni, saranno legate alla bibliografia di Gianni Rodari, di cui quest’anno si celebra il centenario della nascita, poiché la poesia come mezzo di aggregazione, di sostegno, di riflessione, di invenzione fantastica e ludica sono segni distintivi del grande Maestro”.

Una parola, gettata nella mente a caso,
produce onde di superficie e di profondità,
provoca una serie infinita di reazioni a catena,
coinvolgendo nella sua caduta suoni e immagini,
analogie e ricordi, significati e sogni…

Gianni Rodari