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Tensione all'Infermi

Paziente positivo minaccia di morte i sanitari e tenta la fuga per la terza volta

In foto: L'ospedale Infermi di Rimini
L'ospedale Infermi di Rimini
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 20 apr 2020 12:27 ~ ultimo agg. 21 apr 10:15
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Ha cercato di fuggire per la terza volte dall’ospedale, lui che è un paziente positivo al coronavirus, seppur asintomatico. Momenti di tensione nella notte tra il 16 e 17 aprile all’ospedale Infermi di Rimini, nel reparto Covid, dove un gambiano di 19 anni ha dato in escandescenza, minacciando di morte il personale sanitario e il suo compagno di stanza, al quale ha tentato di sottrarre anche il cellulare.

Il giovane era fuggito una prima volta il 9 aprile dall’ospedale di Lugo, dove era stato sottoposto al tampone. L’esito aveva confermato i sospetti dei medici: positivo al Covid-19. Il gambiano, però, nel frattempo aveva fatto perdere le sue tracce e il personale sanitario aveva immediatamente dato l’allarme ai carabinieri del posto.

Rintracciato il 15 aprile alla stazione di Rimini, in seguito al furto di cibo da una macchinetta, il 19enne era stato arrestato dalla Polfer e accompagnato all’Infermi. Da dove però era scappato una seconda volta nella notte. Una fuga, questa, durata solo poche ore e terminata nella mattinata di giovedì 16 grazie al nuovo intervento degli agenti della polizia ferroviaria.

Riaccompagnato ancora un volta nel nosocomio riminese, il gambiano ha provato nuovamente a fuggire. Questa volta il personale sanitario, con grande coraggio e non poca fatica, è riuscito a sedarlo evitando il peggio. Il 19enne, descritto come una furia, avrebbe dato calci alle porte, sputato contro gli arredi, minacciato di morte chiunque si trovasse davanti e tentato a più riprese di abbandonare con la forza il reparto. Le forze dell’ordine, che sul momento erano state allertate, sarebbero state impossibilitate ad accedere tempestivamente in un reparto così “blindato”. Ecco perché gli uomini della Squadra Mobile hanno presidiato l’entrata e l’uscita del reparto di Malattie infettive, pronti ad intervenire nel caso in cui il gambiano fosse riuscito ad evadere. Gli agenti, poi, una volta sedato, lo hanno preso in consegna e scortato nella cella di sicurezza all’interno dell’ospedale.

Il giovane paziente, che essendo asintomatico e in buona salute non riesce a comprendere il motivo di restare in ospedale, ora è stato trasferito in un altro reparto, piantonato giorno e notte dagli agenti della penitenziaria. Sulla base delle indagini della Mobile. che ha raccolto le testimonianze del personale sanitario, la Procura ha emesso il provvedimento di fermo, convalidato dal giudice. Il gambiano è accusato di tentata epidemia, tentato furto e minaccia a pubblico ufficiale.

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