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annuncio del presidente

Bonaccini: a Rimini proroga al 13 delle misure più stringenti

In foto: Stefano Bonaccini
Stefano Bonaccini
di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 2 apr 2020 21:30 ~ ultimo agg. 3 apr 15:11
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Con un post e un video sulla sua pagina facebook il presidente della Regione Stefano Bonaccini fa sapere che in Emilia Romagna saranno prorogate fino al 13 aprile anche tutte le misure restrittive adottate. In particolare saranno confermate le misure particolarmente restrittive decise per le province di Rimini e Piacenza. L’atto che sarà sottoposto al vaglio del Governo sarà adottato entro la giornata di domani, scadenza della prima ordinanza.

https://www.facebook.com/stebonaccini/videos/524080201637228/

Bene  – afferma Bonaccini – la decisione del Governo di prorogare al prossimo 13 aprile le misure restrittive valide in tutto il territorio nazionale contro il coronavirus. La prima emergenza resta quella sanitarie e dobbiamo tutelare la salute delle persone prima di ogni altra cosa. Per le stesse ragioni, in Emilia-Romagna, la seconda regione più colpita nel Paese, intendiamo confermare le misure ancor più restrittive contenute nelle ordinanze regionali che ho firmato nelle settimane scorse, a partire dalla chiusura nelle prossime due domeniche di tutti gli esercizi commerciali compresi i punti vendita di alimentari, nei fine settimana degli esercizi che possono creare qualsiasi tipo di aggregazione dentro ai centri commerciali, e di tutti i mercati in ogni giorno della settimana. Così come confermiamo le misure adottate nelle province di Rimini e Piacenza, dove la gran parte delle attività economiche sono sospese e più rigorosi i controlli sul distanziamento sociale. Standard, quelli in vigore nel riminese e nel piacentino, al quale porteremo il Comune di Medicina, nel bolognese, che esce così dall’isolamento pressoché totale. Nelle prossime ore manderemo al Governo l’atto col quale intendiamo prorogare le misure regionali fino al 13 aprile, che andrà adottato entro la giornata di domani, quando scadranno le ordinanze attualmente in vigenti.

Negli ultimi giorni abbiamo registrato un calo dei contagi e, soprattutto, un minor accesso ai pronto soccorso, ma resta alta la pressione sulle nostre strutture ospedaliere. E’ il momento di non abbassare la guardia, anche per non rischiare di vanificare quanto fatto finora.