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le regole da seguire

Alberghi, le associazioni di categoria presentano il protocollo anti-Covid

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 27 apr 2020 21:10 ~ ultimo agg. 28 apr 19:37
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La stagione estiva è ormai alle porte ma le incertezze che affliggono il comparto ricettivo sono molteplici. Federalberghi, in previsione di una celere ripartenza, ha redatto con l’ausilio di consulenti in materia di igiene e sicurezza e sotto la supervisione del prof. Pierluigi Viale dell’Università di Bologna, direttore dell’Unità Operative Malattie Infettive del Policlinico di S. Orsola, un protocollo denominato “Accoglienza sicura”. Nel documento, che verrà sottoposto al Governo, vengono individuate le linee guida di produzione ed erogazione del servizio, gli eventuali punti critici e le conseguenti misure da adottare. I temi trattati vanno dall’accoglienza degli ospiti alla pulizia delle camere e degli ambienti, passando per la somministrazione di alimenti e bevande, fino alle modalità individuate con le quali trattare un cliente sintomatico.

Redatto, come detto, da una task force composta da imprenditori e dirigenti attivi nel comparto turistico, il protocollo (che sarà soggetto a revisione in caso di aggiornamento delle fonti e sulla base delle eventuali esperienze che saranno maturate in fase di applicazione) prevede che nelle reception e negli ambienti comuni degli alberghi si rispetti la distanza interpersonale obbligatoria pari a un metro e mezzo e che nelle strutture, fornite di gel igienizzante per gli ospiti e per il personale, siano previsti percorsi di entrata e uscita differenziati. Vietati gli assembramenti, previste misure per ridurre il tempo di permanenza nell’area di ricevimento.

Per quanto riguarda servizio di pulizia delle camere, gli ospiti potranno chiedere che il personale non vi faccia ingresso. In ogni caso gli addetti al servizio di pulizia e rifacimento delle camere e al servizio di pulizia dei saloni e delle aree comuni dovranno indossare guanti, mascherine, cuffie e calzari protettivi. I pavimenti saranno lavati e sanificati due volte al giorno, stesso discorso per le pulsantiere e le suppellettili a contatto col pubblico.

Il servizio di ristorazione dovrà prevedere i tavoli posizionati in modo che gli ospiti distino tra loro almeno un metro. Il servizio al tavolo sarà preferito a quello a buffet, ammesso soltanto nel caso in cui vengano adottate misure idonee a evitare il sovraffollamento. Le stoviglie saranno lavate e disinfettate, il personale indosserà i necessari dispositivi di protezione individuale. Gli addetti alla preparazione degli alimenti dovranno essere addestrati in materia di igiene e dovranno indossare gli indispensabili dispositivi di protezione individuale. Inoltre le postazioni di lavoro dovranno essere sfalsate in modo che i lavoratori non si trovino uno di fronte all’altro. E’ preferibile organizzare i dipendenti in gruppi di lavoro per ridurre le interazioni.

Il documento prevede anche una serie di azioni da porre in essere nel caso in cui un ospite o un membro del personale dell’albergo presenti i sintomi del cornavirus. In tal caso l’ospite o il dipendente dovrà informare la direzione della struttura che a sua volta si rivolgerà al medico e all’autorità sanitaria, provvedendo a isolare il soggetto sintomatico e a fornirgli i dispositivi di protezione individuale.