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Serve ulteriore restringimento

Tintarelle e cazzeggio a Riccione. Caldari: "non ci siamo"

In foto: Riccione (@newsrimini.it)
Riccione (@newsrimini.it)
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: < 1 minuto
mar 17 mar 2020 16:50 ~ ultimo agg. 17:01
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Dopo qualche giornata che poteva essere incoraggiante dal punto di vista dell’assunzione di responsabilità da parte dei cittadini, a Riccione si sta facendo un passo indietro. Lo denuncia con un post su Facebook l’assessore allo sport e al turismo Stefano Caldari.

“La settimana non è iniziata bene, anzi, non ci siamo. Da questa mattina il numero di segnalazioni di persone che passeggiano, vagano, portano cani a spasso, bimbi in giro, lavorano anche non potendo e girano “cazzeggiando”, è nuovamente aumentato.
Evito di pubblicare le foto dei vari geni stesi a prendere il sole in spiaggia o a fare il bagno al mare, solo per non dare visibilità all’idiozia.

A questo punto però, visto che pare impossibile per qualcuno restare in casa, lo sforzo non può che andare nella direzione della richiesta di un’ulteriore restringimento della libertà personale e di movimento per tutti. Pare che non dobbiamo difenderci solo dal virus, ma anche dal morbo dell’irresponsabilità”.