Indietro
menu
Focus Camera di Commercio

Imprese in difficoltà: calano quelle femminili e quelle under 35

In foto: foto dal web
foto dal web
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 17 feb 2020 12:21
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Diminuiscono le imprese femminili in provincia di Rimini. Al 31 dicembre 2019 se ne contano 7.450, il 21,8% del totale delle imprese attive. Il calo dello 0,6%, benché contenuto, risulta più alto di quello regionale e nazionale. Il numero resta stabile invece rispetto a 5 anni fa. Le imprese al femminile si trovano prevalentemente nel settore del Commercio (30,8%), anche se con un preoccupante calo del 3,8% rispetto al 2018, e dell’Alloggio e ristorazione (18,2%) dove le realtà in rosa rappresentano complessivamente oltre un’impresa su quattro. Distanziati gli altri comparti con il manifatturiero che registra difficoltà (4,8% di aziende in meno) e l’immobiliare invece in crescita (+3,6%). La natura giuridica vede prevalere le imprese individuali mentre dal punto di vista territoriale oltre quattro imprese femminili su dieci sono a Rimini. Buona anche la presenza nei comuni di Riccione (13,1%), Cattolica (7,6) e Bellaria Igea Marina (7,1).
Il 2019 non è stato un buon anno neppure per le imprese under 35 che hanno registrato un calo del 2,3% che arriva addirittura al 12,7% nel medio periodo (cioè rispetto a cinque anni fa). In provincia di Rimini se ne contano 2.536 ed è sempre il Commercio a farla da padrone nonostante un calo di ben il 5% in un anno. Diminuiscono del 2,9% le imprese giovani nel settore Costruzioni, che resta comunque uno dei più rappresentati insieme all’Alloggio e ristorazione dove invece le realtà crescono del 3,6%.
Il settore con la più alta incidenza percentuale di aziende under 35 sul totale di quelle attive è quello delle attività finanziarie e assicurative (12,6%). Si tratta sette volte su dieci di imprese individuali anche se si registra un buon incremento delle società di capitale. Come sempre la maggioranza si trova nel comune capoluogo (46,3%) seguito da Riccione (10,4%).
Gli attuali scenari, internazionale e nazionale non favoriscono la crescita – rileva il presidente della Camera di Commercio della Romagna Alberto Zambianchi e, se a questo si aggiungono le difficoltà che gli imprenditori under 35 devono affrontare, in particolare nei primi anni di attività, è comprensibile che sia ritenuto sempre meno attrattivo intraprendere”. Secondo Zambianchi “occorre puntare sulle attività di supporto, come quelle che svolgono sui territori gli incubatori/acceleratori d’impresa, e su percorsi di educazione e cultura imprenditoriale. In questo la scuola ha un ruolo fondamentale e anche la Camera di commercio della Romagna e tutto il Sistema camerale contribuiscono concretamente con le tante iniziative di orientamento e formazione, per stimolare vocazioni imprenditoriali e nuove competenze, in particolare quelle digitali e la cultura del rischio, imprescindibili per affrontare i mercati. Ritengo anche che sia doveroso tenere in debito conto la spiccata propensione all’innovazione di prodotto e di processo dei giovani, che rappresenta la spinta fondamentale per la crescita economica e sociale. Ciò significa che il mondo del lavoro e il sistema imprenditoriale, hanno bisogno dei giovani – e non il contrario – per innescare processi virtuosi di sviluppo e incremento della competitività delle imprese e dell’attrattività del territorio.