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in tanti rimandano

Coronavirus. La paura condiziona i viaggi dei riminesi

In foto: un aeroporto
un aeroporto
di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 18 feb 2020 11:28 ~ ultimo agg. 17:21
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La Farnesina parla di “espresso sconsiglio” di viaggi turistici solo per alcune zone della Repubblica Popolare Cinese eppure la paura coronavirus “contagia” a livello globale e spesso anche chi si prepara a viaggi in zone completamente altre del mondo è in allarme. Ad esprimere preoccupazione è il vicepresidente di Fiavet Emilia Romagna Giovannino Montanari. La Fiavet, che a Rimini rappresenta una cinquantina di agenzie viaggio, è in costante contatto con il Ministero degli Esteri.

Al momento – spiega Montanari – solo per chi viaggia nelle zona a rischio che sono le Province dell’Hubei e di Guangdong, la città di Pechino, Shanghai e le Province amministrate  di Hong Kong e Macao ed a Taiwan è nelle condizioni di recedere dal viaggio acquistato senza penali, ma per tutte le altre aree questo non vale“.

La circolare che abbiamo inviato ai nostri associati parla chiaro: “Alla luce della situazione il recesso dal contratto di pacchetto di viaggio di cui all’art. 41, comma IV del Codice del Turismo – D.Lgs 79/2011 –, che prevede l’integrale rimborso del prezzo del pacchetto, senza penali -, per la ricorrenza di “circostanze inevitabili ed imprevedibili” è legittimo solo se la destinazione è verso le dette zone della Cina. Per tutti gli altri paesi l’eventuale recesso sarà sottoposto al pagamento delle penali, ai sensi dei commi I-III del detto art. 41 del Codice del Turismo”.

Eppure ammette Montanari la paura a partire c’è anche in chi non viaggia verso l’Oriente: “dubbi arrivano anche da viaggiatori che devono partire per Parigi“. Difficile al momento stabilire che perdite avrà il nostro settore, ma sicuramente saranno ingenti, conclude: “tante persone che volevano partire per vacanze in questo periodo hanno deciso di rinviare, quindi a chi ha già prenotato e si trova nel dubbio se partire o no (pagando penali), si aggiungono i tanti che la vacanza l’avrebbero prenotata nelle prossime settimane. E’ una situazione molto critica“.