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Un progetto triennale

Al via a marzo il dragaggio del porto di Riccione

In foto: Dionigi Palazzi col presidente del club Nautico Masetti
Dionigi Palazzi col presidente del club Nautico Masetti
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 22 feb 2020 11:14
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Nella prima settimana di marzo partiranno i lavori di dragaggio del canale d’ingresso del porto canale di Riccione fino a viale D’Annunzio e della darsena di ponente. L’intervento avrà un costo di 171mila euro, di cui 105 mila finanziati tramite contributo dalla Regione e 66 mila finanziati con risorse comunali. I lavori che dureranno fino ad un massimo di 60 giorni dalla data di inizio, rientrano in un piano triennale dei dragaggi 2019-20-21 dal costo complessivo di 737 mila euro (365mila finanziati nell’ambito delle previsioni della L.r 19/76 s.m.s). Ad eseguire l’intervento la ditta Ecotec, scelta tramite procedura negoziata alla quale erano state invitate tre ditte.

L’obiettivo di questa prima parte dei lavori è quello di portare la profondità, così come autorizzato da Arpae Emilia Romagna, ad un massimo di 2,20 metri.

Il dragaggio, spiega il comune, si è reso necessario perché dal 2016 non veniva effettuata una manutenzione straordinaria dell’area e un approfondimento del pescaggio garantisce la navigabilità. Durante i lavori saranno asportati 6500 metri cubi di materiale, poi trasportati in un’area denominata “Rica” a 6 miglia nautiche dalla costa di Riccione.

La prima novità di questi lavori è proprio la progettualità – ha spiegato l’assessore al Demanio, Andrea Dionigi Palazziavendo presentato un piano triennale per il dragaggio è stato finalmente possibile, grazie all’impegno degli uffici comunali, procedere ad una programmazione su tempi più certi, di mettere a scadenza le varie fasi per i bandi , gli appalti oltre che per le autorizzazioni. Resta evidente l’esigenza di garantire sempre una buona fruibilità del porto canale, per Riccione, d’estate e di inverno perché è la principale via verso il mare, ma soprattutto è un punto di orgoglio della città che presto giocherà un ruolo sempre più centrale per la città”.

Sono tanti gli utenti del Porto di Riccione, dalle associazioni di diportisti, al Club Nautico, alla Lega Navale e la cooperativa dei pescatori e quindi la Consulta del Porto.

Al Club Nautico, il più antico d’Italia fondato nel 1933, siamo 44 soci armatori con imbarcazioni, per metà a vela e per l’altra metà a motore, ormeggiate nella nostra area – racconta Sebastiano Masetti, presidenti del cluboltre alla flotta della scuola di vela. Aspettavamo questo lavori da tempo. Gli ultimi risalgono al 2016 e devo dire che l’amministrazione ha rispettato i tempi ed ha agito in maniera puntuale perché prima dell’inizio della stagione sarà garantita la profondità”.

Il nostro porto – ha concluso Masetti – è un gioiellino, una bomboniera. Anche se piccolo è in una posizione strategica per gli armatori perché è al centro della città e al centro della costa. Noi con Club Nautico abbiamo una lunga lista d’attesa di chi chiede di diventare socio. L’ultimo che abbiamo accolto in ordine di tempo, è un manager del settore della moda milanese, ma abbiamo richieste anche dalla Gran Bretagna e altri Paesi esteri.”