Indietro
menu
scene da film

Scovato narcotrafficante nei boschi della Valmarecchia: blitz dei carabinieri

In foto: il narcotrafficante catturato
il narcotrafficante catturato
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 19 dic 2019 16:27 ~ ultimo agg. 20 dic 16:37
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min Visualizzazioni 4.665
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Era ricercato dal maggio del 2018 per traffico di sostanze stupefacenti. Un pericoloso latitante albanese, classe 1984, è stato scovato e arrestato dai carabinieri di Novafeltria in un’abitazione nei boschi tra San Leo, Pennabilli e Montecopiolo, ospite di un connazionale che si sarebbe offerto di proteggerlo.

Un’operazione complessa, quella portata a termine con successo dai militari della Compagnia di Novafeltria, diretta dal comandante Carmelo Carraffa, nata seguendo alcune fonti confidenziali. Le ricerche del latitante albanese si sono concentrate in una zona impervia e boschiva al confine tra Romagna e Marche. E’ lì che i carabinieri del Nucleo operativo, con la collaborazione dei colleghi di Urbino, hanno compiuto una serie di specifici servizi di osservazione che li ha portati ad individuare l’esatto punto in cui si nascondeva il narcotrafficante: l’abitazione di un insospettabile connazionale, incensurato, che lavora nella zona come operaio e vive in una casa bifamiliare in località Santa Rita, frazione di Villagrande di Montecopiolo.

Grazie al supporto aereo di un elicottero dell’Arma, che dall’alto ha fotografato la zona di interesse, si sono potuti verificare con precisione i pericoli in cui sarebbero potuti incorrere i militari nel corso di intervento, oltre alle eventuali vie di fuga a disposizione del fuggitivo. Mirati appostamenti tra i boschi, invece, hanno permesso i carabinieri di accertare l’effettiva presenza deil latitante all’interno dell’abitazione del connazionale. Terminate le operazioni preliminari, si è proceduto ad organizzare la squadra per la cattura.

All’alba di mercoledì, 12 militari, diretti dal comandante Carraffa, hanno circondato l’abitazione e atteso che il proprietario di casa uscisse per andare a lavoro. L’uomo è stato immediatamente bloccato dai carabinieri e costretto a rientrare in casa. Il ricercato stava ancora dormendo quando i militari hanno fatto irruzione. Una volta immobilizzato, è iniziata la perquisizione che ha permesso di rintracciare dentro l’armadio della camera da letto tre confezioni di cellophane contenenti un totale di 26 grammi di cocaina, un bilancino di precisione, una carta di identità e una patente di guida false, emesse dall’autorità greca (entrambe riportavano la fotografie del ricercato con le generalità di un altro soggetto). Mentre nella disponibilità del connazionale, è stata ritrovata una cartuccia da fucile illegalmente detenuta.

Al termine delle perquisizioni i due albanesi sono stati accompagnati nella caserma di Novafeltria per le operazioni di rito, foto-segnalamento e comparazione delle impronte, che hanno accertato che si trattava proprio del narcotrafficante albanese ricercato da oltre un anno, già destinatario di una misura cautelare in carcere. Il latitante è stato arrestato anche per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e possesso di documenti falsi, validi per l’espatrio, e condotto nel carcere Villa Fastiggi di Pesaro. Mentre il 49enne connazionale è stato denunciato alla procura di Urbino per favoreggiamento personale e detenzione abusiva di munizionamento.