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Hotel e attività di Riccione

Dieci licenze sospese. Non avevano pagato la TARI

In foto: l'assessore al Bilancio Luigi Santi
l'assessore al Bilancio Luigi Santi
di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 20 nov 2019 12:33 ~ ultimo agg. 21 nov 09:46
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La diffida non è bastata e per dieci attività riccionesi scatta la sospensione della licenza per mancato pagamento della TARI. Le comunicazioni sono partite questa mattina e riguardano hotel e locali pubblici, che hanno saltato più scadenze rateali.

La procedura approvata dal regolamento nel 2018 è chiara: al mancato pagamento del tributo segue la diffida, trascorsi 30 giorni di tempo, nel caso di mancato versamento scatta la sospensione di 90 giorni, e quindi la chiusura, che però viene interrotta nel caso di saldo o pagamento dilazionato. A queste si aggiungono altri 10 diffide.

E’ un segnale di equità – spiega l’assessore al Bilancio Luigi Santi – per far si che, chi è in regola con il tributo, non sia costretto a farsi carico anche del costo del servizio dell’attività che non effettua il versamento. Diffida e chiusura per chi non paga, rateizzazione del dovuto invece per chi è in difficoltà nei pagamenti. Due facce di una stessa medaglia con il medesimo fine: andare incontro alle attività più volenterose, seppur in stato di temporaneo disagio economico, senza tralasciare i furbetti che ‘dimenticano’ le date di scadenza di pagamento”.

Alla fine delle scadenze TARI per l’anno 2019 il Comune ha incassato 14.500.00 euro, contro i 12.500.00 del 2018 sempre a data di scadenza per una differenza di 2 milioni di euro in più.

Dall’inizio dell’anno sono state 196 le diffide inviate ad altrettante attività, di cui 57 sfociate in chiusure. Ciò significa che 139 attività, a seguito della comunicazione di diffida, hanno provveduto al pagamento del tributo.

Questo è un riscontro chiaro e inconfutabile dell’ottimo risultato raggiunto nell’arco di pochi mesi dall’entrata in vigore del Regolamento – prosegue Santi – . Il suo effetto deterrente è diventato gradualmente evidente in quanto numerosi titolari di esercizi si sono presentati di propria volontà per regolarizzare la loro posizione debitoria nei confronti dell’Amministrazione. D’altro lato andiamo a colpire quelle attività che operano incuranti delle regole e a scapito dei cittadini. Per questi motivi i nostri uffici ai tributi e del Suap, che ringrazio per il lavoro puntuale portato avanti quotidianamente, sono impegnati al fine di garantire il rispetto delle regole per una sana equità fiscale a favore della comunità riccionese”.