Meningite a Rimini, ragazza in Rianimazione
Dopo essersi sentita male domenica, è stata trasportata d’urgenza all’ospedale Infermi di Rimini dove i medici le hanno diagnosticato una grave forma di meningite. La giovane, una 25enne riminese, è ora ricoverata in condizioni gravi, ma stabili nel reparto di Rianimazione. La ragazza, in coma farmacologico, è monitorata costantemente dai medici. Immediata la profilassi su tutti i familiari, gli amici e coloro che sono stati a contatto con lei negli ultimi giorni, un centinaio di persone in totale, prontamente rintracciati dai sanitari già ieri. L’Ausl fa sapere che sono “ancora in corso gli esami di laboratorio per individuare il ceppo”.
Il meningococco è un batterio che molto raramente, in individui che si trovano in condizioni di particolare vulnerabilità, è causa di malattie importanti quali la meningite o la setticemia. “Casi isolati di meningite rientrano nella assoluta normalità epidemiologica della meningite nel nostro Paese. L’infezione si trasmette attraverso le goccioline di saliva a seguito di contatti interpersonali ravvicinati e prolungati e il tempo di incubazione della malattia è di norma di 3-4 giorni.Per interrompere la circolazione del meningococco ed impedire la comparsa di ulteriori casi di malattia, è necessario che i familiari e le persone che hanno avuto contatti stretti con l’ammalato nei giorni precedenti la comparsa dei sintomi vengano sottoposti ad una profilassi antibiotica per via orale con lo scopo di ‘bonificare’ eventuali portatori del germe. La chemioprofilassi non è ritenuta utile per chi ha avuto solamente contatti occasionali e di breve durata con la persona malata.
“La situazione – precisa l’Ausl – costantemente monitorata, non prefigura allarme sanitario. Ogni anno sul territorio provinciale di Rimini si verificano circa venti casi di meningite di cui circa dieci da meningococco”.