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Futuro a rischio

Autoscuole, Iva retroattiva. Il senatore Barboni interroga i ministri

In foto: Antonio Barboni negli studi di icaro Tv
Antonio Barboni negli studi di icaro Tv
di Redazione   
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mer 18 set 2019 17:13 ~ ultimo agg. 17:14
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In una interrogazione ai ministri dei trasporti e dell’economia firmata dal senatore riminese Antonio Barboni, Forza Italia chiede uno stop all’introduzione dell’Iva al 22% per le autoscuole. Una scelta, quella dell’Agenzia delle Entrate, dettata dall’applicazione di una sentenza della Corte di Giustizia europea che ha stabilito che le autoscuole sono tenute a pagare l’Iva, poiché il tipo di insegnamento non rientra nell’ambito scolastico e universitario. “Nel settembre 2019 – ricorda Barboni – l’Agenzia delle Entrate si è allineata alla sentenza europea con effetto retroattivo, ovvero per le annualità ancora accertabili ai fini IVA” e “ciò comporta un aumento netto del 22% a carico dei giovani che devono conseguire la patente e l’impossibilità di recuperare l’Iva non incassata da tutti i clienti dal 2014 al 2019”. Sarebbero molte le scuole guida destinate alla chiusura.
Proprio oggi i titolari di migliaia di scuole guida hanno incrociato le braccia. “Sono già centinaia – hanno detto i responsabili nazionali delle associazioni Unasca e Confarca Emilio Patella e Paolo Colangelo – gli accertamenti che ci vengono segnalati per il 2014 e che devono essere chiusi entro dicembre. Questo ci obbliga a chiedere con fermezza al Governo di intervenire urgentemente prima che le nostre imprese siano messe in ginocchio”. “Il fronte di questa battaglia – hanno spiegato – è la retroattività sugli ultimi cinque anni di bilanci delle autoscuole, ma non accettiamo nemmeno l’introduzione dell’aliquota al 22%”.