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Attività ferma per 5 mesi

Sollievo per i lavoratori Rovereta-Petroltecnica. Accolta la sospensiva

In foto: lavoratori di Rovereta protestano davanti al comune di Coriano
lavoratori di Rovereta protestano davanti al comune di Coriano
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 30 ago 2019 19:28
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Un doppio pronunciamento favorevole dal Consiglio di Stato per Rovereta srl e Petroltecnica SpA. A comunicarlo è la stessa azienda che da alcuni mesi ormai vive una situazione di grave difficoltà.

Un paio di giorni fa il Consiglio di Stato ha bocciato il ricorso del Comitato d’Area di Cerasolo contro ARPAE (già respinto al TAR) per non aver annullato l’Autorizzazione Integrata Ambientale in essere di Rovereta srl.

Oggi (venerdì) è stata invece pubblicata l’ordinanza con la quale viene accolta la richiesta di sospensiva avanzata dalle aziende nei confronti delle ordinanze comunali che hanno di fatto bloccato l’attività negli ultimi sette mesi.

Un grande sollievo – scrivono i lavoratori – ma una situazione paragonabile a quella di Rimini dopo la guerra. Siamo sfiniti, distrutti e privi di risorse ma con la determinazione di ricominciare“.

Questa situazione – proseguono – è a nostro giudizio profondamente ingiusta e assurda. I rifiuti che noi trattiamo (terreni e acque inquinati prevalentemente da idrocarburi) non potrebbero, neanche se lo volessimo, arrecare danni all’ambiente né alla salute umana. Le difformità edilizie che ci vengono contestate, inoltre, riguardano sostanzialmente delle destinazioni d’uso, a fronte di una completa conformità sotto il profilo delle certificazioni statiche, idrauliche, sismiche, ecc. Un caso unico in Italia, il nostro. Uno stop alle attività di cinque mesi che ha gravemente compromesso la nostra possibilità di sopravvivenza. Solo l’ostinazione della proprietà, del gruppo dirigente e dei dipendenti hanno permesso di tenere duro fino a questo momento“.

Adesso solo una parte residuale dell’impianto resta sottoposta ad un provvedimento della magistratura.

Attendiamo – scrivono ancora i lavoratori – che, finalmente, anche questa situazione possa ottenere l’esito positivo che ci aspettiamo senza dover attendere altro tempo non compatibile con la vita della nostra impresa e con le esigenze del lavoro di 300 famiglie in una realtà produttiva innovativa, che opera da anni nell’economia circolare e che rappresenta una eccellenza riconosciuta nel settore in Italia (e non solo)“.