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Incentivi per il commercio

Variante al Rue, nuove misure per il centro storico

In foto: il centro di Rimini
il centro di Rimini
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 29 lug 2019 16:38 ~ ultimo agg. 30 lug 12:11
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Prosegue l’approfondimento della variante al Rue del comune di Rimini che nelle prossime settimane arriverà in consiglio comunale. Oggi i lavori della III commissione si sono concentrati, tra l’altro, sul centro storico. L’aggiornamento dello strumento urbanistico, spiega una nota dell’amministrazione, pone le basi per consentire una maggiore flessibilità di intervento per destinazioni residenziali e commerciali. Si tratta di misure che consentono ad esempio la realizzazione di parcheggi interrati, e altre che, combinate con una modifica della cartografia del Rue su cui è in corso un approfondimento, rendono più flessibili gli interventi sulle sagome esterne e sulle aperture.
Il comune evidenzia come, per la prima volta dal 1922, proprio il quartiere 1 abbia superato nel 2018 gli oltre ventimila residenti col tasso di crescita più consistente (+1,7%). “Questa crescita è il primo effetto dell’attuazione del nuovo PSC e Rue introdotti nel 2016 – si legge in una nota – che ha introdotto i frazionamenti delle grandi unità immobiliari (oltre che degli interventi di riqualificazione del centro)”.

La variante prevede poi anche azioni per favorire l’insediamento di attività commerciali nel centro storico attraverso un piano di valorizzazione commerciale che, ai sensi della legge regionale, dovrà essere portato avanti dall’amministrazione e la cui redazione è già in corso. Un’azione che si integra con quelle, già note, del pacchetto imprese: sostegno alla fase di avviamento delle start up o di nuovo insediamento con contributi per TARI e COSAP; rinegoziazione degli affitti degli immobili ad uso commerciale, riattivazione dei locali sfitti, contributi a botteghe storiche e sostegno alle edicole per trasformarsi in “punti digitali”.
Tra le priorità della pianificazione attuale c’è poi il recupero del patrimonio edilizio esistente. Previsti incentivi dal 5% al 10% per una serie di interventi destinati alla riqualificazione e alla sostenibilità, dalla rimozione delle barriere architettoniche al miglioramento sismico.

Incentivi anche per l’ambito turistico, con parametri graduali dal 5% al 20% per chi interviene con opere di recupero e riqualificazione energetica e una maggiore flessibilità per la destinazione d’uso, con un’attenzione alla tutela e valorizzazione delle aree di prima fascia.

La variante al Rue coinvolge anche i villini storici, aprendo alla possibilità di convertirli anche in residenza per impedirne il depauperamento edilizio e tutelarne il valore storico.