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attimi di terrore in via goja

Sventata rapina in villa. La Polizia arresta due malviventi

In foto: Adriapress
Adriapress
di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 18 lug 2019 15:41 ~ ultimo agg. 19 lug 15:29
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L’ha attesa vicina alla sua villa e quando è rientrata in auto si è avvicinato e ha cominciato a picchiare con un martello contro i vetri, senza riuscire, fortunatamente ad infrangerli. Attimi di terrore la notte scorsa per una 66enne riminese, che abita in via Maria Goja, nella zona artigianale del Villaggio I Maggio.

Erano circa le due quando la signora dal buio ha visto materializzarsi un uomo con una felpa nera e il cappuccio calato in testa che, con una violenza inaudita, ha preso di mira la sua macchina. A salvare la donna anche le urla disperate che hanno attirato l’attenzione dei vicini. A quel punto il rapinatore, non riuscendo nel suo intento, ha desistito ed è scappato a bordo di un’auto parcheggiata all’esterno dell’abitazione. Ma non era da solo. A fare da palo all’esterno del cancello c’era la complice che, però, l’uomo non si è fatto scrupoli a lasciare sul posto. Per cercare di cavarsela la donna ha provato a simulare un’altra rapina.

(video Adriapress)

Nell’arco di pochi minuti al centralino della polizia sono così arrivate due telefonate di richiesta di aiuto. Una volta giunti sul posto gli agenti hanno trovato le due donne, ma, mentre la versione della proprietaria di casa è apparsa da subito molto convincente, tra l’altro suffragata dalla testimonianza del vicino, il racconto dell’altra donna, una cinquatreenne di origini napoletane ma residente a Rimini, si è rivelato lacunoso e poco chiaro. Ad insospettire ulteriormente gli agenti i suoi numerosi precedenti penali. Dal controllo del suo cellulare è emerso, inoltre, che nelle ultime due ore aveva ricevuto numerose chiamate dal telefono di un 43enne pluripregiudicato, anch’egli di origine napoletane e residente a Rimini. I poliziotti a quel punto sono piombati a casa dell’uomo dove, oltre a lui, hanno scovato anche la felpa con il cappuccio usata per la tentata rapina. Alcuni testimoni hanno inoltre raccontato di avere visto la coppia di criminali che si aggirava nelle vicinanze della casa della donna prima del colpo mancato. All’alba sono scattate le manette.