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comitato per l'ordine e la sicurezza

Sicurezza nelle discoteche, il Prefetto incontra le parti

In foto: il Comitato riunito
il Comitato riunito
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 18 lug 2019 19:32
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Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica tutto incentrato sull’estate in provincia, quello presieduto nel corso del pomeriggio odierno dal prefetto, che ha visto la partecipazione oltre ai componenti di diritto del Comitato, degli altri Comuni del territorio che registrano la presenza di locali da ballo (Riccione, Novafeltria, Santarcangelo, Bellaria Igea Marina e Misano Adriatico), delle associazioni di categoria, della Siae, della polizia Stradale, dell’Anas, dei vigili del fuoco, della Società Autostrade per l’Italia, del Servizio Emergenze 118, della Protezione civile regionale e del coordinamento provinciale dei volontari sempre della protezione civile.

Primo argomento all’ordine del giorno è stata l’analisi dello stato di attuazione del “Protocollo d’intesa territoriale in materia di sicurezza delle discoteche”, sottoscritto presso questa sede in data 3
luglio 2017 e delle iniziative da intraprendere al fine di garantire i massimi livelli di sicurezza nei luoghi di ballo. Protocollo che rispecchia sostanzialmente anche l’intesa programmatica firmata il 12 luglio scorso dal Ministro dell’Interno con le associazioni SILB-FIPE, ASSO Intrattenimento e FIEPET Confesercenti, aperta alla eventuale sottoscrizione di altre associazioni rappresentative del settore.

A due anni dalla stipula del Protocollo, attuativo dell’accordo quadro nazionale tra il ministero dell’Interno e le associazioni di categoria degli operatori di settore, il prefetto ha quindi ritenuto di
procedere ad un sostanzioso approfondimento della sua efficacia e della possibilità di rinvigorire o modificare processi in atto, atteso il particolare rilievo che assume in questo territorio, in
considerazione dell’attrattività nazionale e del richiamo internazionale dei locali da ballo della provincia riminese.

La ratio del Protocollo – così come per ogni altro impulso dato dal prefetto in sede di comitato anche in circostanze diverse – è quella di favorire al massimo la possibilità di divertirsi in modo sano stabilendo, proprio per tali finalità, modalità che considerino la sicurezza non come corollario ma come parte integrante dello stesso divertimento.