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Lega al Pd: preso un abbaglio

Questura. Morrone (Lega): Gnassi e Di Maio hanno poca memoria, nessun dietrofront

In foto: Jacopo Morrone
Jacopo Morrone
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura 2 min
Gio 25 Lug 2019 17:41 ~ ultimo agg. 17:44
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La Lega ha sempre sostenuto che il futuro della Questura di Rimini sarà in via Ugo Bassi. La precisazione arriva dal sottosegretario alla Giustizia Morrone che, rispondendo agli esponenti del PD, parla di dichiarazioni strumentali. L’esponente del Carroccio ricorda poi che l’ordine del giorno di Di Maio è stato completamente riformulato dal Governo, sia nelle premesse che nell’impegno. Il sottosegretario chiude poi addebitando alle amministrazioni Pd “la situazione disastrosa della Questura di Rimini.

Le dichiarazioni di Jacopo Morrone (sottosegretario alla Giustizia)

“Sulla Questura di Rimini l’unico da sconfessare è l’on. Marco di Maio del Pd che prende l’ennesimo abbaglio, certamente per un preoccupante difetto di memoria e di comprensione delle dichiarazioni altrui, ma più probabilmente per il suo astio dopo la pesante sconfitta subita dal suo partito a Forlì, a cui forse la sua irrilevante attività parlamentare non è estranea. E’ ovvio, infatti, che il Governo abbia risposto che il futuro per la Questura di Rimini sarà in via Ugo Bassi. E’ ciò che la Lega e i suoi rappresentanti hanno ripetuto da sempre e che è stato chiaramente espresso anche durante il sopralluogo fatto dal sottosegretario Nicola Molteni e dal sottoscritto a Rimini lo scorso gennaio. In quell’occasione ho dichiarato, durante un’intervista che tutti possono ancora ascoltare, che si trattava di una ‘via a due binari per dare una sede immediata e provvisoria alla Questura in piazzale Bornaccini con l’obiettivo a lungo termine di sistemare la struttura in via Ugo Bassi’. Nessun esponente della Lega ha mai parlato della struttura di piazzale Bornaccini come di una sede permanente.
Dunque, di cosa parla Di Maio? L’ordine del giorno a sua firma, infatti, è stato completamente riformulato dal Governo, sia nelle premesse che nell’impegno, e ricalca esattamente quanto da me anticipato in gennaio. Di Maio, Andrea Gnassi e Nadia Rossi si sono mossi con ogni evidenza in maniera strumentale, anteponendo gli interessi politici personali a quelli del territorio e dei cittadini riminesi. Purtroppo per loro hanno fatto una magra figura politica e istituzionale, sbandierando un parere favorevole su un obiettivo che è sempre stato imprescindibile per la Lega, dimenticando, forse non a caso, che la situazione disastrosa della questura di Rimini è un lascito delle loro amministrazioni a tutti i livelli”.

 

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