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Palacongressi Rimini

Palas, cala il debito: restano 39 milioni degli 89 iniziali

In foto: l'esterno del Palas
l'esterno del Palas
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 1 lug 2019 12:04 ~ ultimo agg. 17:39
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Si fanno sentire gli effetti dell’ingresso in borsa di Ieg e dell’accordo transattivo con l’impresa costruttrice sul debito per la realizzazione del Palacongressi di Rimini. Ad oggi, 1 luglio 2019, l’indebitamento complessivo, contratto negli anni passati da Rimini Congressi Srl, e dalla propria controllata, Società del Palazzo dei Congressi, è passato da 89 a 56,5 milioni di euro.
Ma la situazione migliorerà ancora. Rimini Congressi, beneficiaria del collocamento in borsa dei titoli Ieg, così come da mandato dei soci pubblici locali, destinerà i proventi netti della vendita delle azioni per il dimezzamento del debito residuo del mutuo contratto con Unicredit che scenderà a 15,5 milioni. A questi si aggiungono i 23,5 milioni di debito della Società del Palazzo dei Congressi nei confronti di MPS. Il debito complessivo arriverà, quindi, a breve, a non più di 39 milioni di euro.

Complessivamente sono stati onorati ben 50 milioni di euro di debito (circa il 60% degli 89 iniziali), oltre a circa 11 milioni di interessi e accessori.

In una nota del comune di Rimini si spiega che il programma di estinzione del debito prevede due fonti di rimborso: i 15,5 milioni residui del mutuo Unicredit, a carico di Rimini Congressi, saranno onorati, come negli anni passati, dai proventi della società; i 23,5 milioni a carico della controllata Società del Palazzo dei Congressi, saranno regolarmente onorati grazie ai proventi dei canoni di locazione del Palacongressi (il cui contratto con IEG è stato prolungato sino al 2035), ai proventi delle royalties degli albergatori aderenti ad AIA Palas ed ai canoni di locazione degli altri spazi (negozi e solaio) dell’immobile destinato a Palacongressi.

Il comune ricorda anche gli apporti di capitale degli enti pubblici soci (Comune di Rimini, per il tramite della propria holding Rimini Holding SpA, Provincia di Rimini e Camera della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini) e l’assenza di finanziamenti statali o comunitari a fondo perduto (al contrario, solo per fare un esempio, del nuovo Palacongressi di Roma con alcune centinaia di milioni di euro a carico del bilancio pubblico).

Questo quadro chiarisce – dichiara l’assessore al Bilancio e rapporti con le società partecipate, Gianluca Brasinicome l’operazione di edificazione e di finanziamento del nuovo Palacongressi di Rimini sia pienamente sotto controllo, essendo solidi i presupposti su cui si fonda il programma di estinzione del debito: questa operazione, unica nel suo genere, ha rappresentato una sorta di project financing (ossia di finanza di progetto) con un’opera pubblica, quale di fatto è il nuovo Palacongressi di Rimini, di proprietà della controllata di Rimini Congressi, in gran parte finanziata da quest’ultima destinando al Palazzo dei Congressi i proventi derivanti dalla partecipazione in IEG.”.

Si può quindi affermare – è il commento di Marino Gabellini, amministratore unico di Rimini Congressi che il modello societario elaborato dagli enti pubblici locali del territorio riminese (Rimini Congressi e le sue controllate Società del Palazzo dei Congressi e IEG), sia stato e rappresenti tuttora, un esempio virtuoso di volano per la crescita dell’intero territorio, grazie all’enorme contributo economico che lo sviluppo del comparto fieristico-congressuale ha fornito in questi anni al Pil del territorio. Il tutto realizzato senza discapito per lo sviluppo della società operativa (IEG) la quale, con la propria attività, non solo ha reso sostenibile il modello, ma è anche cresciuta fino a rappresentare, nel mercato interno, prima con l’operazione di aggregazione con Fiera di Vicenza ed oggi con l’operazione di quotazione dei propri titoli alla Borsa Italiana, uno dei principali leader del settore con prospettive di ulteriore crescita anche sul mercato internazionale.”.