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Proposte per l'ambiente

Emergenza climatica: preoccupa il pellet, bene differenziata, in inverno il metromare

In foto: una manifestazione per l'ambiente a Rimini
una manifestazione per l'ambiente a Rimini
di Andrea Polazzi   
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mer 31 lug 2019 16:18 ~ ultimo agg. 1 ago 11:58
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Il Comune di Rimini è pronto a dichiarare l’emergenza climatica del territorio. La proposta, presentata questa mattina dall’assessore all’Ambiente Anna Montini alla III Commissione consigliare, nasce dalla volontà di raccogliere l’invito del movimento Fridays For Future e impegna il Consiglio comunale e l’intera comunità riminese a mettere in pratica comportamenti che possano contrastare il cambiamento climatico.

Per ora in Italia sono 23 le città che hanno dichiarato lo stato di emergenza climatica (Cesena e Ravenna in Romagna). A queste, dopo il consiglio comunale di domani, si aggiungerà Rimini. L’impegno è quello di mettere in atto ogni sforzo possibile per contenere l’aumento della temperatura globale entro 1,5 gradi per il 2050 e di ridurre le emissioni di gas climalteranti per il 2030. Tanto resta da fare ma molto è stato fatto. Attraverso il Paes prima e Paesc, Piano di Azione Sostenibile per l’Energia ed il Clima, poi Rimini ha ottenuto risultati importanti: già nel 2016 le emissioni si Co2 si erano ridotte rispetto al 2010 del 19% (da 692.56 tonnellate annue a 561.724), in calo anche i consumi energetici con un aumento dell’uso delle fonti rinnovabili. Fondamentale anche la lotta alla plastica monouso con i divieti scattati sull’arenile. I controlli mostrano la grande attenzione degli operatori: in 15 controlli svolti non sono state riscontrate irregolarità. Per disincentivare l’uso di bottiglie di plastica saranno poi posizionate nuove case dell’acqua e fontanelle pubbliche. C’è poi il tema della raccolta differenziata: il 2018 si è chiuso con 67,39% ma i primi mesi del 2019 la percentuale ha già superato il 70%, in anticipo rispetto alla scadenza di fine 2020. L’assessore di dice preoccupata invece per quanto riguarda l’uso di pellet e legna: i dati infatti evidenziano che anche stufe e camini più efficienti inquinano più dei gas naturali. “Servirebbe un provvedimento governativo per detassare il gas” suggerisce la Montini. Altro capitolo importante quello del verde (con la piantumazione di nuove alberature) e la mobilità. Le piste ciclabili sono cresciute e cresceranno ancora con l’avvio dei lavori per il parco del mare e c’è poi la partita Metromare. “Partirà in inverno – spiega l’assessore – e a pieno regime, visto che sarà totalmente elettrico, darà una alternativa all’uso di auto e moto.

Il comunicato stampa

Il Comune di Rimini è pronto a dichiarare l’emergenza climatica del territorio. La proposta, presentata questa mattina dall’assessore all’Ambiente Anna Montini alla III Commissione consigliare, nasce dalla volontà di raccogliere l’invito del movimento Fridays For Future e impegna il Consiglio comunale e più in generale l’intera comunità riminese a mettere in pratica comportamenti e iniziative che possano contrastare il cambiamento climatico e che conducano a una società sempre più sostenibile dal punto di vista ambientale, considerandola la priorità assoluta dei prossimi dieci anni.

Oltre a dichiarare lo stato di emergenza climatica del proprio territorio,così come richiesto dal movimento Fridays for Future, il Consiglio Comunale si assumerà l’impegno di mettere in atto ogni sforzo possibile per contenere l’aumento della temperatura globale entro 1,5 gradi e di fissare un forte obiettivo di riduzione delle emissioni di gas climalteranti per il 2030.

“Rimini si aggiungerà alle 23 città italiane che hanno voluto dichiarare lo stato di emergenza – spiega l’assessore all’Ambiente Anna Montini – Un atto che è prima di tutto una presa di responsabilità nei confronti della comunità, riconoscendo la necessità non più procrastinabile di agire in maniera vigorosa e coordinata per difendere il pianeta da un surriscaldamento che provocherà danni irreversibili. L’azione di Fridays For Future ha contribuito ad aumentare il livello di attenzione e di sensibilizzazione su questi temi su cui le istituzioni pubbliche sono già impegnate attraverso politiche mirate al risparmio energetico e allo sviluppo ambientalmente sostenibile. Penso ad esempio alla campagna avviata per ridurre il consumo di plastica monouso, con Rimini che grazie alla collaborazione tra Comune, associazioni e privati ha lanciato la sfida per diventare una delle prime spiagge plastic free in Italia”.

La dichiarazione di emergenza climatica va quindi ad integrarsi con il Piano di Azione Sostenibile per l’Energia ed il Clima PAESC che comprende una serie di interventi che interessano i settori dell’edilizia pubblica e privata, il terziario, l’illuminazione pubblica, la produzione di energia elettrica e termica e i trasporti, il contrasto al consumo di nuovo territorio e il verde urbano.

Stando al monitoraggio effettuato nel 2016, è già evidente che il Piano 2020 supererà gli obiettivi stabiliti, che prevedevano una riduzione del 20% sia delle emissioni di Co2 sia di consumi energetici e un aumento del 20% di produzione di energia da fonti rinnovabili. Stando alle previsioni, al 2020 infatti l’abbattimento delle emissioni di Co2 sarà del 30%, la riduzione dei consumi sarà del 20%, mentre la produzione di energia rinnovabile avrà un aumento percentuale a quattro cifre.

Solo a titolo di esempio: tra le azioni messe in campo e attualmente in corso la riqualificazione degli impianti termici di 16 edifici pubblici (di cui 9 scuole) che porterà al 2020 ad un risparmio di 1000 megawatt/ore annue e a ridurre 340 tonnellate annue di Co2. Sul fronte della mobilità grazie alla realizzazione di 9 rotatorie sono state risparmiate 6.350 MW/h e 1.600 tonnellate di C02. “C’è poi l’investimento sul trasporto e la mobilità – aggiunge l’assessore Montini – con l’ampliamento della rete di piste ciclabili e delle zone 30 – Ztl che comporterà una riduzione delle emissioni rispettivamente di 7.500 e 18mila tonnellate di Co2 in meno. A questo si aggiunge il grande investimento sul Parco del Mare, destinato a contribuire ad una maggiore vivibilità complessiva della città, in una strategia che mira a non consumare nuovo territorio ma a recuperare e rigenerare anche con nuovo verde urbano il già costruito”.

Tra le altre azioni complementari anche l’installazione delle case dell’acqua, attualmente 7 ma destinate ad aumentare nel prossimo futuro. “A questo scopo andremo anche ad aumentare le fontanelle ad uso pubblico, installandone di nuove a Viserbella, Viserba, Miramare, sulla ciclabile di via Coriano e nella zona dell’invaso del ponte di Tiberio. Proseguiamo inoltre nell’implementazione della dotazione di verde urbano, con nuove piantumazioni distribuite sull’intero territorio comunale”.