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l'operazione della mobile

Colpo alla Bper di via Flamina, arrestato un pensionato 73enne

In foto: Massimo Sacco, capo della Mobile
Massimo Sacco, capo della Mobile
di Lamberto Abbati   
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mer 24 lug 2019 13:02 ~ ultimo agg. 25 lug 12:16
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L’autore della rapina alla Bper di via Flaminia del 16 luglio scorso è un pensionato napoletano di 73 anni. Vincenzo Coppola – questo il suo nome -, vecchia conoscenza delle forze dell’ordine, è stato arrestato qualche giorno fa dagli uomini della squadra mobile della questura di Rimini. Non è la prima volta che compie rapine all’interno degli istituti di credito. Prima del colpo messo a segno alla Bper, era entrato in azione il 28 marzo scorso alla Credem di Firenze dove insieme ad un complice riuscì a fuggire con un bottino di 30mila euro. Più esiguo quello di una settimana fa alla Bper: 6mila euro. In quell’occasione Coppola si era finto un corriere postale. Era entrato mostrando un grosso pacco, poi si era calato una calzamaglia sul volto e si era diretto verso gli sportelli. Con in mano un taglierino aveva minacciato il cassiere: “Questa è una rapina, non fare scherzi e consegnami tutti i soldi che hai nel cassetto”. Infine, dopo essersi impossessato dei contanti, si era diretto verso la direttrice intimandole, sempre a taglierino puntato, di digitare il codice di sicurezza per lo sblocco della serratura del bancomat. Che, però, non si era aperto in quanto provvisto di temporizzatore. Così, il pensionato (un uomo atletico nonostante l’età) era fuggito a piedi scomparendo nel nulla.

A portare gli uomini della Mobile sulle tracce del 73enne napoletano sono stati i colleghi delle volanti, che nell’ambito di alcuni controlli a carico di un altro napoletano – fermato la stessa notte per la tentata rapina ai danni di una ristoratrice riminese, si sono imbattuti nell’auto di Coppola, parcheggiata in un’autofficina. La vettura è stata monitorata e ritrovata il giorno dopo in via Portofino, a Riccione, vicino all’appartamento in cui il rapinatore vive insieme alla compagna. Immediata la perquisizione domiciliare, dalla quale sono stati sequestrati dei guanti bianchi in lattice come quelli utilizzati per il colpo, un paio di occhiali da vista nuovi (Coppola li aveva persi in banca) e parte del bottino, 1.350 euro in contanti. Inoltre il 73enne si era tinto i capelli per cercare di camuffarsi. Ma, nonostante il nuovo color rame, gli impiegati della Bper, che lo avevano visto in volto prima che si calasse la calzamaglia, lo hanno riconosciuto senza esitazioni. Indizi schiaccianti che hanno indotto il pm Paola Bonetti a chiedere la convalida del fermo poi disposta dal gip Manuel Bianchi.

Per Coppola quindi si sono aperte le porte del carcere per rapina aggravata. Le indagini della mobile però non sono ancora concluse. Gli investigatori hanno il forte sospetto che il pensionato possa essere l’autore di un altro colpo in banca da 60mila euro, avvenuto sempre a Rimini, il 18 gennaio scorso, al Banco di San Geminiano e San Prospero di via Circonvallazione Occidentale. I dipendenti raccontarono di uomo col volto travisato, dall’accento meridionale e armato di taglierino. Forse, non solo coincidenze.