Indietro
menu
Tempo di consuntivi

Per Acer un bilancio positivo ma con il "caso" Riccione

In foto: Il CdA di Acer
Il CdA di Acer
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 7 giu 2019 11:57 ~ ultimo agg. 23:46
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Via libera all’unanimità al bilancio 2018 di Acer da parte della conferenza degli enti. Il consuntivo si è chiuso con un utile di oltre 324mila euro che, spiega il presidente Riccardo Fabbri, “fotografa un’Azienda sana“.

Il caso Riccione. Quello del 2018 rappresenta però l’ultimo bilancio comprendente anche il comune di Riccione. La Perla Verde infatti non ha rinnovato la concessione ad Acer affidando a Geat la gestione del patrimonio di Edilizia Residenziale Pubblica. “Scelta legittima” premette Fabbri che però “indebolisce l’intero sistema territoriale“. Il presidente parla poi di “diverse anomalie“. “Geat viene delegata dall’Amministrazione Tosi di trattare con Acer. Quando raggiungiamo un’intesa, arriva una lettera dal Comune di Riccione che la nega. Tra l’altro – continua Fabbri – rispetto ad Acer, Geat paga il doppio di Ires e l’Iva interamente. Non è quindi chiaro dove sia il risparmio sbandierato dall’amministrazione riccionese. A quest’ultimo aspetto si lega la palese violazione della Legge Madia e dello stesso Codice dei contratti pubblici che regola gli affidamenti in house”.

Morosità. Se la scelta di Riccione lascia un po’ d’amaro in bocca, Acer si consola con altri numeri. Ad esempio la morosità nel 2018 si è attestata al 10,75%, il miglior risultato dell’ultimo quinquennio.Non è un risultato casuale – spiega il presidente –. Abbiamo lavorato a fondo in questa direzione per perfezionare le procedure e per contrastare culture assistenziali, presenti tra alcuni inquilini, che vedevano nel pagamento del canone sociale a fronte di un beneficio pubblico rilevante assegnato come l’ultimo degli impegni da rispettare. Su questo fronte, ricordo anche il dato molto positivo relativo alla morosità pregressa recuperata, grazie al lavoro straordinario svolto dall’Azienda, pari a 525.559 euro.”

Occupazioni abusive. Le occupazioni abusive a Rimini sono zero. Per quanto riguarda invece quelle senza titolo (contratto di locazione) nel 2018 in provincia sono stati 18 i procedimenti in corso: si sono concluse bonariamente 11 procedure di rilascio attivate nei confronti di assegnatari occupanti senza titolo e 2 sono state eseguite con la procedura forzosa di rilascio dell’immobile.

Turnover. Abbiamo ripristinato 148 alloggi di risulta – segnala il presidente di Acer Rimini – di cui 90 nel Comune di Rimini. Dal 1998 ad oggi ACER ha reintrodotto nella disponibilità, per la riassegnazione 1.689 alloggi“. Fabbri torna a sottolineare la  rigidità del sistema abitativo pubblico ed evidenzia come l’abbassamento dei limiti reddituali per la permanenza nell’ERP varato dalla Regione non sia riuscito del tutto a consentire un turnover capace di far fronte in maniera veramente significativa all’emergenza casa.

Le attività. Il 2018 è stato un anno di consolidamento ma, evidenzia Fabbri, si fa sentire sul fronte dell’edilizia sociale la mancanza di investimenti da parte dello Stato. Nel 2018 sono stati comunque messi in campo da Acer interventi di riqualificazione energetica degli edifici al fine di contenere i costi. Inoltre Acer sottolinea altri aspetti:  la realizzazione di un importante intervento quale stazione appaltante dell’ASP Valloni Marecchia; l’aggiudicazione del ruolo di gestore sociale e amministrazione condominiale nell’importante investimento effettuato dal “Fondo ICCREA Banca Impresa” e “Cassa Depositi e Prestiti investimenti sgr” che ha consentito di realizzare a Rimini il primo intervento di housing sociale a livello regionale; i progetti finanziati dalla Regione Emilia Romagna e dal Distretto socio-sanitario Rimini nord che hanno consentito di sperimentare grazie al progetto “Condomini Attivi” forme nuove di gestione degli spazi comuni e di relazione, sia condominiale che con il territorio, da parte degli assegnatari.