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In vista del voto

Le richieste delle piccole imprese ai candidati. Confesercenti fa tappa a Santarcangelo

In foto: via Saffi a Santarcangelo
via Saffi a Santarcangelo
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
dom 10 mar 2019 10:23
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Parte da Santarcangelo il tour della Confesercenti nelle località chiamate al voto il 26 maggio. Al termine dell’incontro tra il coordinatore sindacale Massimo Berlini, il presidente provinciale, Fabrizio Vagnini e il direttore Mirco Pari, sono stati individuati una serie di punti da sottoporre ai candidati.

Santarcangelo con la sua posizione strategica, i bei negozi, i mercati e le fiere, da sempre ha una grande vocazione commerciale grazie anche ad una imprenditoria che spesso è riuscita anche a fare sistema. Ma ora, secondo Confesercenti, serve un nuovo scatto per rimanere innovativo e attuale. “La strategia – si legge – andrebbe ricercata fondendo tutte le forze che vi gravitano attorno, commercianti, esercenti, professionisti, associazioni, residenti e proprietari di immobili, affinché insieme all’amministrazione comunale si arrivi a studiare iniziative e accorgimenti da apportare al settore per arrivare a un obiettivo: preservare le caratteristiche del mix commercio, ristorazione, pubblici esercizi, eventi, cultura, storia e tradizione, proposto fino ad ora, e che offre anche accoglienza, qualità e servizio che lo hanno reso vincente. E nello stesso tempo inserire argomenti innovativi per migliorare la sua fruibilità“. Confesercenti cita l’arrivo della logistica Amazon: “il punto centrale è la mancanza di tassazione e il ridotto costo della mano d’opera di questi grandi colossi, a differenza di quanto avviene per il piccolo commercio. Questo fa si che il confronto non parta ad “armi pari”, anzi nella corsa alle vendite il commerciante parte con parecchio svantaggio“. Confesercenti chiede quindi più attenzione al centro storico nel quale sono occupati oltre 700 lavoratori.

L’associazione indica poi i punti su cui sarebbe necessario intervenire:

– una maggiore attenzione alla viabilità e anche alla raggiungibilità dalle località limitrofe- una più efficiente segnaletica dei parcheggi, soprattutto dei tanti gratuiti

– una revisione dell’illuminazione pubblica- miglioramento degli arredi urbani

– mantenere le caratteristiche tipiche proposte dal piccolo commercio praticato lungo le vie dei nostri borghi, regolamentando ma garantendo a tutti la possibilità di occupare piccoli spazi di suolo pubblico per esporre

– la videosorveglianza del territorio visto l’alta frequentazione

– il controllo delle attività commerciali per evitare concorrenza sleale e comportamenti lesivi

– la supervisione e condivisione degli eventi organizzati dai vari soggetti

– l’attenzione e aiuto al commercio nelle frazioni

– gli aiuti ai locali pubblici che svolgono la funzione di punti di aggregazione nelle frazioni.

Senza dimenticare che “commercio e turismo vanno di pari passo, il fermento del centro storico ha sicuramente fatto crescere anche tutto il comparto del ricettivo, dall’alberghiero ai b&b”. Da qui un’altra serie di priorità:

– una censimento delle varie realtà ricettive

– una segnaletica dei percorsi pedonali e ciclistici

– aggiornare la mappatura dell’offerta gastronomica

– una migliore segnaletica turistica per raggiungere Santarcangelo dalle altre località turistiche limitrofe

– riprogettare la segnaletica all’interno del borgo medievale

– la promozione degli strumenti turistici (social, web, tour virtuali)

– promuovere e segnalare la nuova area camper

– un maggiore coinvolgimento con i circuiti turistici (Città Slow e Città D’arte);

– efficaci rapporti con altre realtà della Valmarecchia.

Dovremmo essere più consapevoli della ricchezza di contenuti che il centro della nostra città propone con il suo meraviglioso concentrato di emozioni diffuse – commenta Berlini, copiato, invidiato e vissuto con stupore da quanti lo visitano e lo frequentano. E’ necessario uno sforzo di tutti per rimanere interessanti e competitivi, non solo per mantenere in piedi una realtà che offre tante occasioni di lavoro, ma anche per preservare la buona qualità della vita di chi ci lavora e di chi ci abita”.