Lavoro nero ed evasione. Nei guai hotel, ristoranti e night


L’obiettivo dell’operazione è il contrasto al lavoro nero e il nome, “Over the Job”, richiama un film degli anni ‘80 con Sylvester Stallone. Mettendo insieme gli elementi raccolti dai controlli sul territorio e quelli contenuti in oltre 40 banche dati, la Guardia di Finanza di Rimini ha concluso la prima fase di un’indagine che ha permesso di effettuare 15 interventi nei confronti di sei alberghi, due locali di intrattenimento e altrettanti ristoranti, tre ditte edili, un distributore di benzina e un panificio. Dei 51 lavoratori identificati, 17 sono risultati irregolari di cui 10 completamente in nero (tre albanesi, di cui due senza permesso di soggiorno, due ucraini e un egiziano). I finanzieri hanno anche elevato 22.000 euro di sanzioni amministrative e segnalato due hotel di Rimini, due ristoranti e un night di Riccione all’ispettorato del lavoro ai fini della sospensione dell’attività. All’interno di questi esercizi veniva infatti impiegato oltre il 20% di personale non in regola. Tre datori di lavoro e uno dei dipendenti senza permesso di soggiorno sono stati anche deferiti all’Autorità Giudiziaria.
In alcuni interventi effettuati, spiegano le fiamme gialle, è risultato sistematico il ricorso da parte delle imprese all’impiego di maestranze irregolari, nonché l’evasione fiscale. In un ristorante di Riccione, ad esempio, sono stati sorpresi tre lavoratori, tutti “in nero” mentre in un albergo di Miramare è stato scoperto un dipendente “in nero” e la società (srls), esercente la gestione, dal 2014, seppur attiva, non ha mai presentato la dichiarazione dei redditi. Quest’ultima sarà quindi oggetto di ulteriori accertamenti. All’arrivo dei finanzieri è stata subito contestata la mancata emissione di 15 ricevute fiscali ad altrettanti clienti per un incasso di 4.200 euro. Inoltre, il legale rappresentante è stato deferito per il reato di ricettazione in quanto in hotel custodiva diversi documenti di identità risultati rubati.
Sempre in tema di controlli sulle ricevute fiscali, eseguiti in parallelo alle verifiche in materia di lavoro, le Fiamme Gialle evidenziano l’esito di un recente intervento in un ristorante di Rimini, dove non solo sono state rilevate in un solo giorno tre mancate emissioni per oltre 300 euro di incassi, ma è stato scoperto che il gestore utilizzava bollettari di ricevute simili a quelli ufficiali, ma non valide ai fini fiscali. Nei suoi confronti sarà avviata una verifica di tutta la gestione contabile, relativamente a 850 ricevute non fiscali emesse a ignari clienti, convinti di avere ottenuto regolare ricevuta fiscale.