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A Riccione

Iceneritore. Approvata mozione congiunta maggioranza - M5S

In foto: l'inceneritore di Raibano
l'inceneritore di Raibano
di Redazione   
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ven 8 mar 2019 15:03 ~ ultimo agg. 15:16
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Approvata in Consiglio Comunale a Riccione la mozione congiunta sull’inceneritore di Raibano presentata dai gruppi consiliari di maggioranza (Lega Nord Riccione, Lista Civica Renata Tosi, Noi Riccionesi, Forza Italia) e dal Movimento 5 Stelle. Assente alla votazione il gruppo Pd.

Il prossimo passo dell’amministrazione sarà l’invio di una lettera alla Regione Emilia Romagna, perché nonostante i valori riscontrati dai campionamenti degli ultimi anni abbiano confermato la presenza delle concentrazioni degli inquinanti entro i limiti di legge, i dubbi emersi dallo studio del Dipartimento di Scienze e metodi dell’ingegneria dell’Università di Modena e Reggio Emilia, hanno aperto nuovi scenari. Lo studio ha infatti messo in discussione la ratio con cui è stato progettato il Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti. L’LCA usato dalla Regione, sul quale il Piano Regionale poggia, non avrebbe tenuto conto dei parametri indicanti le ripercussioni e gli effetti tossicologici sulla popolazione soggetta alla presenza del termovalorizzatore, ma si sarebbe concentrato solamente sul vantaggio di recupero di materia ed energia.

Le richieste dell’Amministrazione di Riccione ad Arpae, Ausl e Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio del Mare:

· maggiori controlli da parte degli enti predisposti adibiti al controllo (ARPAE) al fine di monitorare in maniera più puntuale e marcata le emissioni del Termovalorizzatore di Coriano potenziando, cosi, anche il progetto “Moniter”;

· all’Azienda Unità Sanitaria Locale di consultare gli elenchi delle patologie causanti i decessi, avvenuti nel Comune di Riccione, al fine di verificare le ipotetiche correlazioni tra decessi ed emissioni dei fumi postcombustione;

· una sollecitazione per la revisione, al ribasso, dei limiti di concentrazione delle sostanze presenti all’uscita dai camini e un ampliamento del range di campionamento a tutte quelle sostanze ancora attualmente non inserite nello spettro d’interesse dei vincoli ministeriali.