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Politica Santarcangelo

Elezioni a Santarcangelo. Rinascita Civica corre da sola con Cinzia Salvatori

In foto: foto di gruppo per Rinascita Civica
foto di gruppo per Rinascita Civica
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
ven 29 mar 2019 11:37
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Sembrava ormai certo l’appoggio alla coalizione di centro destra che sostiene Domenico Samorani, invece Rinascita Civica alle amministrative correrà da sola. L’annuncio arriva in una nota stampa nella quale il segretario della lista Mario Erbetta precisa che “la decisione è stata presa dopo la verifica di una impossibile convergenza, allo stato attuale, con la compagine che appoggia Samorani, persona di cui abbiamo stima“. Il candidato di Rinascita Civica sarà Cinzia Salvatori, ex presidente della Croce Rossa Riminese. Tra le sue prime proposte la costituzione di un assessorato alla famiglia e alle pari opportunità. La presentazione ufficiale è in programma per il 12 aprile al ristorante “L’Arcangelo.”

La nota stampa

Giovedì 29 marzo il Direttivo di Rinascita Civica ha deliberato la partecipazione autonoma alle prossime elezioni amministrative di Santarcangelo di Romagna e candiderà come Sindaco Cinzia Salvatori, vice segretario di Rinascita Civica.
La decisione è stata presa dopo la verifica di una impossibile convergenza, allo stato attuale, con la compagine che appoggia Samorani, persona di cui abbiamo stima.
Il nostro percorso culturale e la volontà di rimanere coerenti allo stesso ci impone questa scelta dolorosa ma necessaria.
Rinascita Civica è prima di tutto un movimento di pensiero e non la classica lista che nasce e muore dopo una tornata amministrativa. La nostra ambizione è quella di portare nel mondo politico una visione culturale diversa, quello che noi definiamo il germe della Rivoluzione Conservatrice.
Si parte quindi da Santarcangelo di Romagna con la volontà di far bene capire ai cittadini la nostra identità che è di centrodestra senza se e senza ma.
La gente ha bisogno di chiarezza, coerenza e semplicità e le ambiguità che vediamo nel panorama politico attuale Santarcangiolese non ci appartengono.
Riteniamo che Santarcangelo di Romagna come Rimini e tutta l’Emilia Romagna hanno bisogno di una svolta radicale, un rinnovamento che sia una rinascita vera nei metodi, nello stile, nei contenuti, negli assetti e nelle strutture pubbliche.
Santarcangelo è asfittica, ha paura del nuovo e del futuro e perfino delle ombre del passato, una città che non fa figli e non crea più nulla: è vecchia dentro, oltre che nelle strutture comunali e nei suoi apparati amministrativi. Una città ingessata nella burocrazia, soffocata dalla pressione fiscale, che scoraggia ogni tentativo imprenditoriale di rischiare ed è l’immagine dell’Italia, un paese che non osa. Una città che vive all’ombra di Rimini di cui subisce troppo la subordinazione partitica.
Una città dove i morti superano i nati, tra negozi chiusi e un centro storico sofferente, chiese chiuse e periferie abbandonate e ritenute residuali
Bisogna che Santarcangelo di Romagna riscopra il gusto e la passione di conservarsi, di avere memoria storica e sensibilità civile.
La rivoluzione può e deve partire da Santarcangelo di Romagna e da una Rinascita civica che deve coincidere con la Conservazione: una seria rivoluzione demografica con politiche che favoriscano e tutelino le famiglie, che portino a ripopolare le campagne con le giuste modifiche al Rue; una rivoluzione fatta di politiche che incentivino il lavoro giovanile e femminile rigenerando e dando sicurezza alla città e alle periferie; una rivoluzione che risollevi l’economia turistica ed edile, una rivoluzione in cui l’amministrazione comunale aiuti il cittadino a crescere sburocratizzando le prassi e gli uffici.
Per tutto questo abbiamo deciso di partecipare da soli alla prossima campagna elettorale di Santarcangelo di Romagna e di proporre come Sindaco ai cittadini di Santarcangelo Cinzia Salvatori, ex presidente della Croce Rossa Riminese, Cattolica praticante,che ha dedicato tutta la sua vita agli altri tramite l’associazionismo e le pari opportunità e che propone come primo atto di indirizzo politico la costituzione di un assessorato alla famiglia e alle pari opportunità.