Turista violentata da un venditore ambulante: per l’imputato 4 anni di reclusione


Quattro anni di reclusione. E’ questa la sentenza di condanna del tribunale di Rimini nei confronti di Monir Md Lakayra, il 37enne venditore di rose bengalese accusato il 29 agosto di violenza sessuale nei confronti di una turista danese di 26 anni. La richiesta del pubblico ministero Davide Ercolani era di 4 anni e 4 mesi.
Sono le 5.30 del mattino quando la giovane, che stava rientrando in hotel, da sola, lungo viale Regina Margherita. viene avvicinata dal venditore ambulante. Lui, in sella alla sua bici e con un mazzo di fiori in mano, inizia a riempirla di complimenti. Cerca di attaccare bottone, ma lei fa finta di niente e tira dritto. A quel punto l’imputato la aggredisce, palpandole con violenza le parti intime, poi fugge non appena la 26enne comincia a urlare e a chiedere aiuto. La vittima, sotto choc, si rifugia in un bar lì vicino e racconta tutto: parte immediata la chiamata ai carabinieri. I militari dell’Arma ascoltano il racconto della ragazza e, dopo aver raccolto una descrizione dell’uomo, iniziano le ricerche. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Davide Ercolani, terminano nemmeno 24 ore dopo con l’arresto del bengalese (riconosciuto dalla vittima) proprio in viale Regina Margherita.
L’uomo, noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti di polizia, era stato denunciato già tre volte per violenza sessuale: due nei confronti di maggiorenni e una nei confronti di una minorenne. Ora, scontata la condanna nel carcere di Forlì, dovrà abbandonare il nostro Paese a seguito del provvedimento di espulsione che il questore di Rimini, Maurizio Improta, aveva adottato poche ore dopo l’arresto avviando l’iter per la revoca del suo permesso di soggiorno.