Richiedenti asilo inseriti nei Civivo. Rinnovata convenzione
Il comune di Rimini ha rinnovato la convenzione per l’inserimento dei richiedenti asilo nei gruppi Civivo del territorio. Occuparsi di piccole manutenzioni, del decoro urbano, di organizzare e allestire iniziative di aggregazione per la collettività allo scopo di rendersi utili ma soprattutto per farsi conoscere ed entrare in relazione con la comunità: è questo lo spirito che muove il progetto avviato un paio di anni fa.
La convenzione è stata firmata con le Cooperative e le associazioni che operano nell’accoglienza di soggetti stranieri richiedenti protezione internazionale.
Sono state oltre una trentina le persone con status di rifugiato o richiedente protezione internazionale coinvolte nelle attività dei 69 gruppi Civivo. Una collaborazione che si è rivelata utile sia ai richiedenti asilo, che hanno avuto un’opportunità in più per integrarsi, “sia per la città – sottolinea il vicesindaco Gloria Lisi – non solo perché questi ragazzi hanno supportato l’attività dei volontari, ma perché si sono create occasioni di condivisione, conoscenza e apertura, parole che invece che avvicinare oggigiorno spaventano. L’esperienza di collaborazione con i gruppi Civivo si integra perfettamente con il percorso portato avanti finora dallo Sprar, il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati, uno dei pochi progetti che, nel corso di questi anni complicati sul fronte della gestione del fenomeno migratorio del Paese, è stato capace di dare una risposta concreta, garantendo un’accoglienza diffusa e reale ed una effettiva integrazione grazie allo studio della lingua italiana, ai tirocini e ai periodi di lavori socialmente utili. Ricordo che dei 38 maggiorenni inseriti nel progetto Sprar del Comune di Rimini, ben 30 hanno potuto avviare un percorso lavorativo, in aziende o nel settore dei servizi, bar e ristoranti. Una strada per l’autonomia individuale e che soprattutto consente di costruire una rete di relazioni con la comunità accogliente”.
Il vicesindaco torna poi a criticare la direzione intrapresa dall’attuale Governo. “Sapere che quanto di buono costruito nei territori in questi anni sia destinato a sparire per tagli drastici imposti dall’alto lascia perplessi e amareggiati. Comprendo, capisco e condivido le istituzioni che stanno portando avanti disobbedienza civile su queste misure”.