Indietro
menu
Rimini Rimini Social

Nuove associazioni per l'Emporio Solidale

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 12 dic 2018 17:20 ~ ultimo agg. 17 dic 15:32
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

La Giunta del Comune di Rimini ha approvato il nuovo protocollo che che comprende l’allargamento a 17 degli enti – tra Istituzioni, Associazioni e Imprese – a sostegno dell’Emporio solidale. un supermercato  rivolto a persone in forte difficoltà economica dove è possibile effettuare la spesa senza l’utilizzo del denaro. Ad ogni tesserato viene fornita una tessera a punti gratuita, assegnati sulla base della composizione del nucleo familiare. Ogni mese il beneficiario ha a disposizione i punti assegnati e può scegliere tra i prodotti, alimentari e non, presenti all’interno del supermercato.

Nel corso del 2018 sono state circa 500 le famiglie assiste da #EmporioRimini, il che significa almeno 1.900 persone di cui più di 600 bambini e minori, di età compresa tra 0 e 15 anni. Circa 3.500 i carrelli riempiti in un anno di spesa. Tra le novità dell’anno l’introduzione di nuovi prodotti, tra cui quelli legati alla cura e igiene personale e alla casa.

All’Emporio non si fa solo la spesa, che già di per sé è fondamentale per una realtà famigliare in difficoltà economica, ma rappresenta anche un luogo di accoglienza dove gli adulti mantengono dignità, scegliendo i prodotti dagli scaffali mentre i propri figli giocano o disegnano nello spazio dedicato ai bimbi.Questa dimensione di normalità, di fare la spesa come in un qualsiasi supermercato, aiuta ad alleggerire un periodo della vita costellato da fatiche e sacrifici, e in cui è possibile attivare diverse forme di solidarietà.

Uno strumento – commenta Gloria Lisi, assessore alla protezione sociale del Comune di Rimini – per evitare la cronicizzazione del disagio ed il superamento della “crisi” da parte di famiglie che non sono povere nel senso tradizionale del termine, ma semplicemente stanno attraversando un periodo di riassestamento, per esempio dopo aver perso il lavoro. C’è una dignità enorme tra questi scaffali, uno spaccato di città nascosta ma che vale la pena conoscere; per questo siamo contenti dell’allargamento del progetto ad altri settori associativi e della società civile. Un progetto della città per la città, questo è lo spirito che anima e sostiene l’Emporio solidale“.