Servizio salvamento. Botteghi (Cgil): stop per questione costi, politica dovrebbe imporsi
Il mancato prolungamento del servizio di salvamento sulle spiagge è legato “sicuramente ad questione economica, al non voler sostenere un costo. Visto che i marinai di salvataggio sono ancora tutti in forza e stanno godendo le ferie di fine periodo“. Lo dice ai microfoni della trasmissione Tempo Reale (Radio Icaro – Icaro Tv) Mirco Botteghi della Filcams Cgil. “Il fatto – prosegue – è che questo non dovrebbe influenzare la politica che dovrebbe decidere tenendo conto di altri interessi. Interessi che non sono quelli particolari di una categoria, benché importante.”
Le dichiarazioni arrivano a seguito della querelle sul servizio. La Filcams da tempo chiedeva di aprire un tavolo con le istituzioni per discutere dell’ampliamento del servizio di salvamento, ipotesi prevista anche dall’ordinanza regionale. Ma la discussione non c’è stata. “Servirebbero dialogo e confronto per remare tutti nella stessa direzione – dice –. Se si creano eventi fino a metà settembre per portare gente fino a quella data e il meteo resta bello allora tutti dovremmo fare la stessa cosa.”
Sulle pagine del Resto del Carlino il presidente di Oasi Confartigianato Giorgio Mussoni ricorda che da 30 anni la stagione si conclude il secondo fine settimana di settembre e spiega che per i bagnini allungare il servizio di salvamento ha un costo molto alto specie per un periodo (come settembre) in cui l’afflusso in spiaggia non è invece elevato.
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