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Cronaca Rimini

Rapina e resistenza a pubblico ufficiale, due arresti dei Carabinieri

In foto: un controllo dei Carabinieri
un controllo dei Carabinieri
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 19 set 2018 19:09 ~ ultimo agg. 20 set 11:20
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Nell’ambito dei controlli sul territorio, ieri sera i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Rimini hanno arrestato in flagranza del reato di rapina impropria, un 37enne algerino da anni residente in Italia, già noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti di polizia.

In viale Regina Elena l’uomo ha visto una borsa appoggiata sullo schienale di una sedia da una donna che parlava con delle amiche. L’ha presa con un gesto repentino ed è fuggito in bici. Alcuni passanti hanno cercato di bloccarlo ma è riuscito a divincolarsi a seguito di una breve colluttazione in cui nessuno riportava lesioni. Nel frattempo la vittima ha chiamato il 112 richiedendo l’intervento di una pattuglia che è arrivata a stretto gito bloccando l’uomo che che nel frattempo, essendosi disfatto della borsa, ha tentato di discolparsi negando le proprie responsabilità. La refurtiva è stata rinvenuta e restituita al legittimo proprietario mentre l’uomo, condotto in caserma, è stato dichiarato in arresto. Questa mattina l’arresto è stato convalidato e per il giovane è stata disposta la custodia in carcere in attesa del processo.

Ne servizi di contrasto alla prostituzione in strada i Carabinieri hanno tratto in arresto in flagranza, per il reato di resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale una 46enne nigeriana, da anni residente in Italia, già nota alle forze dell’ordine per i suoi precedenti di polizia. La donna, notata in viale Regina Margherita, alla richiesta dei militari di esibire i documenti ha cominciato a minacciare e insultare i militari aggredendoli con calci e pugni.

E’ stata riportata alla calma con non poca difficoltà. Uno dei militari ha riportato lievi lesioni refertate presso l’ospedale di Santarcangelo. Questa mattina l’arresto è stato convalidato e la donna è stata condannata alla reclusione di 6 mesi, multa di 100 euro e divieto di dimora nella provincia di Rimini, con pena sospesa.