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Attualità Rimini

Ciclopedonale Marecchia e caccia, WWF chiede provvedimenti a tutela dei fruitori

In foto: un tratto della ciclabile
un tratto della ciclabile
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 27 set 2018 12:55 ~ ultimo agg. 13:00
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Dopo la racente vicenda di un ciclista ferito da un pallino vagante nella giornata di apertura della caccia (vedi notizia), Il WWF Rimini, a firma del presidente Claudio Papini, ha inoltrato, oggi, ai Sindaci dei comuni interessati dall’ attraversamento della pista ciclopedonale del Marecchia la richiesta di un provvedimento urgente inteso per l’incolumità delle persone che transitano sia a piedi che in bicicletta che a cavallo lungo la pista che costeggia il fiume.

Il WWF ricorda che “con l’inizio della stagione venatoria 2018-2019, nei giorni previsti di caccia e particolarmente durante i fine settimana e i festivi, la zona in questione è stata interessata da una rilevante concentrazione di cacciatori. E’ In tale occasione che si è verificato un gravissimo episodio che ha messo in serio pericolo l’incolumità di un ciclista”.

Nello specifico il WWF ha richiesto l’installazione di apposita cartellonistica recante il divieto di caccia per garantire e rendere evidente l’interdizione all’attività venatoria dell’intera zona in questione. Il WWF ricorda ai Sindaci interessati “che rientra nei loro doveri istituzionali e obblighi di legge, anche per il tramite di ordinanze contingibili e urgenti, provvedere alla tutela della sicurezza ed incolumità pubblica, che nella fattispecie concreta, si trovano gravemente minacciate”.

L’associazione chiede inoltre che gli enti locali in questione “sollecitino con la massima incisività gli Organi di Polizia Giudiziaria competenti, al fine di esercitare un’efficace azione di prevenzione e repressione attraverso controlli reiterati e sistematici, l’osservanza al rispetto del divieto medesimo e il perseguimento dei trasgressori”. “Questa perdurante situazione di pericolo oggettivo ha prodotto un allarme diffuso e crescente e c’è il rischio, soprattutto nei fine settimana, che i fruitori del percorso possano essere raggiunti da colpi di arma da fuoco escludendo la possibilità di fruire pienamente della sacrosanta libertà di movimento e godimento della vita in campagna per i cittadini: sabato, domenica e giorni festivi si vive in regime di semi-libertà”.

“E’ nelle prerogative dei Sindaci, dettate dall’art.54, del Decreto Legislativo n.267 del 18 agosto 2000 (sulle autonomie locali) intervenire in merito”, conclude il WWF.