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Politica Rimini

Passi Carrai. Magrini (Pd) contrario: non è del tutto vero che è opzionale

di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 15 dic 2017 12:16 ~ ultimo agg. 16 dic 12:56
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[fvplayer src=”https://www.youtube.com/watch?v=IeopNz54Tio” splash=”https://i.ytimg.com/vi/IeopNz54Tio/hqdefault.jpg” caption=”Passi Carrai. Magrini (Pd) controcorrente: sbagliati metodo e merito”]

Il Canone sui Passi Carrai sarà reintrodotto dal 2018 nel comune di Rimini. La scadenza di pagamento sarà il 31 luglio con possibilità di una o tre rate. Si pagherà a seconda delle zone: in centro e a mare della ferrovia 25,7 euro al metro, nella restante area a mare della SS16 21,5 euro mentre a monte della Statale 17 euro. Gli 1,5 milioni che l’amministrazione pensa di incassare saranno destinati per circa un terzo nelle misure di sostegno all’handicap, poi alla sicurezza e alla cultura.

La reintroduzione della Cosap non è stata però indolore. Oltre alle critiche della minoranza, è arrivata una netta presa di posizione anche da parte del consigliere del PD, ed ex segretario provinciale del partito, Juri Magrini, che si è astenuto. “Non possiamo metter su una nuova tassa dalla sera alla mattina e senza avere discusso – spiega alla trasmissione di Icaro Tempo Reale – è giusto che chi governa prenda le sue decisioni ma sarebbe corretto almeno condividerle e spiegarne le motivazioni. E non la sera prima”.

Per Magrini sarebbe stato meglio lasciare da parte la Cosap sui passi carrai e aumentare di un 20% la tassa di soggiorno. “Sarebbero arrivate le medesime risorse – dice – e tra l’altro con un’imposta già in vigore e con una certezza di incasso che la Cosap non fornisce. Io c’ero quando era stata tolta e questo era uno dei motivi.

Magrini risponde anche a chi ha spiegato che l’aumento della tassa di soggiorno sarebbe stato vincolato agli investimenti turistici. “La legge prevede che il gettito si possa usare per il turismo ma anche per le strutture ricettive, la manutenzione, il recupero dei beni culturali, ambientali e dei relativi servizi pubblici. In queste voci ci sta parecchio del bilancio comunale e se l’avessimo affrontato per tempo si potevano modulare i vari capitoli ponendo attenzione a questi vincoli.

Scricchiola poi anche l’affermazione che l’introduzione della Cosap non incide sull’invarianza tributaria perché è opzionale (i titolari di cartello, ha spiegato l’amministrazione, possono decidere di restituirlo entro maggio). “Non è proprio vero – attacca Magrini – perché il codice della strada impone per gli ingressi privati che si immettono su area pubblica la segnalazione del passo.

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