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Giovani fuori famiglia: arriva la prima sperimentazione

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 15 nov 2017 14:59
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Dopo quasi dieci anni di tentativi, il Governo Italiano con la Legge di Bilancio potrebbe prevedere una prima sperimentazione in favore dei neomaggiorenni cresciuti fuori famiglia. Parliamo di 3.200 ragazzi che ogni anno escono dai prcorsi di accoglienza e si trovano vulnerabili. Spesso, per sopravvivere, rischiano di diventare manovalanza per i clan criminali, per il caporalato o finiscono nei circuiti della prostituzione o a rischio di sviluppare dipendenze patologiche.

La collaborazione fra Terra dei Piccoli, Fondazione Domus de Luna e Agevolando ha permesso di portare il problema all’attenzione delle istituzioni, dando vita ad un Comitato a cui partecipano due coordinamenti nazionali (CNCA e Cismai) e due grandi associazioni (Progetto Famiglia e Sos Villaggi dei Bambini) che insieme rappresentano più di 500 Associazioni presenti in tutto il territorio nazionale.

Il 9 novembre, in stretta collaborazione con la Vice Presidente della Commissione Bicamerale Infanzia Sandra Zampa, i senatori Mattesini, Ferrara, Amati, Collina, Albano e Fasiolo hanno presentato un emendamento che prevede di disporre, in via sperimentale, l’istituzione di un fondo triennale complessivo di 10 milioni di euro a decorrere dall’anno 2018. Meno di 200 mila euro all’anno per regione, un piccolo ma importante traguardo per il riconoscimento e la tutela di questi giovani.

“Tale proposta – si legge nel comunicato di Agevolando – inizierebbe finalmente a sanare una situazione inaccettabile, che oggi alimenta il circolo vizioso della marginalizzazione e vanifica gli effetti dell’investimento che lo Stato sostiene per promuovere la crescita individuale di ciascun bambino e adolescente senza o fuori famiglia”.

 

“Crediamo che questa Legge di Bilancio – Commenta il presidente di Agevolando Federico Zullo – debba finalmente dare seguito a un percorso lungo fatto di tanti tentativi di cui ci siamo fatti portavoce a nome di tanti ragazzi e ragazze in Italia e che stiamo continuando con costanza a portate avanti anche con il gruppo ‘#5buoneragioni per accogliere i bambini che vanno protetti’ e con il Care Leavers Network, la prima rete informale di giovani cresciuti fuori famiglia”.