Indietro
menu
Attualità Provincia

Gioco d'azzardo. La testimonianza: giocavo ore senza bere per risparmiare l'euro per il gioco

In foto: repertorio
repertorio
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: < 1 minuto
gio 18 mag 2017 17:18 ~ ultimo agg. 19 mag 11:31
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura < 1 minuto
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Il gioco d’azzardo non è un vizio, ma una vera e propria malattia che colpisce in Italia 300mila persone. E si tratta solo dei giocatori patologici conclamati. Quelli a rischio elevato di dipendenza sono il doppio. Nella sola provincia di Rimini se ne contano tra i 2 ed i 4 mila. Il tema è stato al centro della trasmissione realizzata da Icaro e Federconsumatori Giustizia Bene Comune nella quale si è fatto il punto anche sulla campagna “A che gioco giochiamo” che prevede una raccolta firme per sollecitare le istituzioni ad intervenire con tutte le armi in loro possesso per contrastare un fenomeno che nel 2016 ha visto andare in fumo 95 miliardi di euro in Italia (pari a 3 finanziarie) e nel 2015 600milioni di euro nel riminese. Proprio Rimini è prima in Regione e quarta in Italia per spesa procapite per il gioco con 1769 euro. Una vera e propria tassa sui poveri visto che gioca l’80% dei precari e l’87% dei cassintegrati.

Ospiti in trasmissione i dottori Cristian Tamagnini dello sportello GAP, Paolo Maroncelli coordinatore del progetto Slot Mob e un giocatore anonimo che ha raccontato la sua esperienza.