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Terremoto. I volontari riminesi a Caldarola: ancora tanta paura tra i residenti

In foto: un pasto a Caldarola (dalla pagina facebook di uno dei volontari, Alessandro Donati)
un pasto a Caldarola (dalla pagina facebook di uno dei volontari, Alessandro Donati)
di Redazione   
Tempo di lettura 3 min
Mer 2 Nov 2016 12:14 ~ ultimo agg. 3 Nov 11:13
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Ieri mattina l’ennesima scossa ha fatto tremare il centro Italia: è stata registrata poco prima delle 9 con una magnitudo di 4.7. Intanto, dopo il terremoto di domenica, sono oltre 22mila le persone assistite dal Servizio nazionale della Protezione Civile. Quasi 14mila in palazzetti, centri polivalenti e strutture allestite ad hoc, 6.700 accolte invece nelle strutture alberghiere, la maggioranza lungo la costa adriatica. La regione maggiormente colpita, con oltre 17.500 persone fuori casa, è quella marchigiana. Proprio lì, nel comune di Caldarola, si trovano i volontari della protezione civile riminese. Nella trasmissione di Radio Icaro e Icaro Tv Tempo Reale  il presidente dei volontari di Rimini, Luciano Bagli, ha raccontato l’attività portata avanti e le difficoltà della popolazione. “C’è ancora tanta paura per nuove scosse – ha detto – anche tra noi volontari. Ora si sta valutando, con l’inverno alle porte, l’installazione di container provvisori.” La protezione civile di Rimini si occupa di garantire i pasti ad oltre 700 persone. “Sabato – ha spiegato Bagli – lasceremo il posto ai volontari di altre province ma due di noi resteranno sempre sul posto per verificare l’uso delle strutture.”

Sono stati ben 1.200 i pasti forniti dai volontari riminesi nella tensostruttura allestita con cucina e riparo. In totale sono 547 le persone assistite a Caldarola dalla protezione civile regionale, di cui 150 alloggiati in tre strutture collettive al coperto e altri sistemati in modo autonomo (altre 300 sono state invece trasferite in alberghi sulla costa). Per rafforzare l’attività di assistenza è arrivato nuovo materiale: alla tensostruttura si sono infatti aggiunti 3 container magazzino; 2 moduli abitativi per l’ampliamento del Centro operativo comunale; un modulo abitativo ad uso ambulatorio; 2 moduli abitativi multifunzione; una cella frigo a potenziamento della cucina. E’ poi arrivato un furgone con derrate alimentari donate da Barilla e Granarolo, e altre ne sono disponibili. Inoltre, la funzione sanità della Regione Emilia-Romagna ha messo a disposizione un’ambulanza della Croce Rossa e tre soccorritori ed è già operativo nel comune del maceratese il camper farmacia donato dall’Associazione nazionale farmacisti di Reggio Emilia. A Caldarola sono al lavoro anche 3 funzionari dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile dell’Emilia-Romagna.

. L’intervista a Luciano Bagli è sulla pagina Facebook di Tempo Reale

Resta attivo il conto corrente aperto dalla Regione Emilia-Romagna già dopo il sisma del 24 agosto per aiutare i territori colpiti, sul quale sono stati versati sinora circa 400mila euro.

Si può inviare il proprio contributo sul conto: IBAN IT69G0200802435000104428964, dall’estero: BIC UNCRITM1BA2. Intestazione e causale: ‘Emilia-Romagna per sisma Centro Italia’.

 

 

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