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Attualità Rimini

Museo Fellini e "hub della cultura". Confronto con la Fondazione per Castel Sismondo

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
ven 25 nov 2016 15:53 ~ ultimo agg. 26 nov 15:02
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il più alto importo di finanziamento statale destinato alla cultura che abbia mai avuto il territorio riminese, più alto anche al finanziamento europeo riconosciuto dieci anni fa per un altro contenitore culturale, il Teatro Galli, di circa 5 milioni di euro. Lo ricorda il sindaco di Rimini Andrea Gnassi commentando il finanziamento di 9 milioni per il Museo Fellini ufficializzato ieri dal Ministro Franceschini.

“Non è vero che Rimini – spiega Gnassi – ha sempre dimenticato Fellini, ma ne ha celebrato la creatività in maniera frammentaria, con il rischio che essa fosse intesa come vera e propria distrazione. Con il progetto Fellini ribaltiamo l’approccio e cioè partiamo dal fine, e cioè Federico Fellini, per poi costruire intorno ad esso un progetto che non esaurisce se stesso con il tentativo di ricucire la leggendaria ‘ferita’ tra il Maestro e Rimini ma che ha dichiarate e spiccate caratteristiche di volano di sviluppo”.

Un “hub della cultura” che si snoderà su tre assi: la Casa del cinema al Fulgor, Castel Sismondo una “Piazza d’arti” a collegarli luongo parco dietro al Municipio e piazzatta San martino. E su Castel Sismondo il sindaco fa sapere che è aperto un confronto con la Fondazione Carim per rivedere la convenzione e mettere a disposizione la Rocca di questo progetto.

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Museo Fellini, il progetto (a cura dell’Amministrazione Comunale)

Il più grande museo al mondo dedicato al genio di Federico Fellini si articola tra la Rocca malatestiana, il Fulgor – Casa del cinema e in un grande spazio storico e urbano che diventa un’antica visionaria interattiva piazza d’arti, chiamata CircAmarcord, uno spazio ‘outdoor’ di ispirazione circense, nel segno più autentico dell’arte di Fellini.

Museo Fellini e "hub della cultura". Confronto con la Fondazione per Castel SismondoIl Museo Fellini si colloca in un quadrilatero urbano compreso in un’area di poche centinaia di metri quadrati (sulla direttrice urbana che dal Ponte di Tiberio, inizio della via Emilia e della via Popilia, arriva all’Arco d’Augusto passando per la Domus del Chirurgo) nel quale si aprono vere e proprie ‘finestre sulla storia’ con il Castello rinascimentale, le sale del Museo con straordinari dipinti di scuola giottesca del Trecento e il Tempio Malatestiano opera di Leon Battista Alberti; con la grande opera lirica verdiana attraverso il Teatro ‘Amintore Galli’ .

 

Il progetto Museo Fellini è articolato su tre assi

  1. a) Casa del Cinema Fulgor

Il labirinto della memoria alle origini dell’immaginario felliniano

  1. b) Castel Sismondo

Una spettacolare macchina di illusioni- i set felliniani e le botteghe creative, tra reale e virtuale

  1. c) CircAmarcord Piazza d’Arti

Un’area urbana fellinesca – gli  allestimenti, il luna park, la dimensione circense

 

a) LA CASA DEL CINEMA, IL FULGOR

Fellini ha fatto di Rimini una provincia dell’anima, un luogo mitico. Il racconto di questa trasfigurazione parte dal vero monumento felliniano della città: il cinema Fulgor. Due sale cinematografiche, di cui quella storica e il foyer allestiti in stile anni ‘30 romagnol-hollywoodiano dal premio Oscar Dante Ferretti.

In tutto il suo cinema, sia in quello realizzato sia in quello solamente progettato, Fellini è tornato continuamente e sempre indirettamente alla sua città natale come fonte di ispirazione. Rimini è in Amarcord, ma anche nei Vitelloni, nella La voce della luna, in 8 ½, in Roma, nei I clowns e nella Città delle donne; oltre che nei film, Rimini è nelle prime caricature e nelle vignette del “Marc’Aurelio”, nei trattamenti e nei soggetti rimasti sulla carta, nei disegni e nei sogni, nelle fotografie, nelle interviste.

Alla Rimini felliniana e al tema delle origini sarà dedicato l’intero secondo piano della Casa del cinema, per raccontare come l’infanzia rappresenti per Fellini una visione del mondo e un’ispirazione a cui sempre ritornare attraverso la memoria, per quanto inventata.

All’ultimo piano, tra suggestive capriate in legno, sarà evocata l’intensa attività onirica di Fellini; ne saranno proiettati i film in una sequenza magica di schermi.

 

  1. B) CASTEL SISMONDO

1) Le sale rinascimentali di Castel Sismondo diventano grandi “botteghe” e set felliniani, sviluppando la dimensione più performativa del Museo Fellini. Saranno ricostruiti set e ambienti con materiali di scena e tecniche di riproduzione di realtà digitali e realtà aumentate.

Il visitatore entrando nelle stanze diventa attore/fruitore, protagonista attraversando e vivendo il set, entrando dentro la fontana di Trevi con Anita Ekberg, nella nebbia di Amarcord…

2) l’Ala di Isotta del Museo-Castello dedicata a call di artisti internazionali chiamati a rievocare, rielaborare, produrre opere originali, ispirate o dedicate a temi e atmosfere dei film di Fellini e a proporne nuove interpretazioni.

 

  1. C) CIRCAMARCORD PIAZZA D’ARTI

CircAmarcord è una grande area urbana tra piazza Malatesta, Castel Sismondo, Teatro Galli, Casa del Cinema Fulgor. Qui si svilupperà la dimensione più fellinesca del Museo Fellini.

In questo spazio outdoor il visitatore scoprirà e sperimenterà gli aspetti più ludici, bizzarri e freak del cinema di Fellini. Saranno montati “baracconi”, “tiri a segno”, padiglioni, graffiti e gigantografie, allestimenti onirici, circensi interattivi.

Un grande luna park dell’immaginario visionario e cinematografico felliniano, al posto di quello che era il parcheggio nel luogo esatto dove Fellini ha scoperto, bambino, il circo come racconta ne I clowns.