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Provincia Riccione

Fondo sociale distretto sud. Regione taglia 300mila euro, appello dei comuni

In foto: repertorio
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di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 11 lug 2016 13:36 ~ ultimo agg. 13:37
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Saranno il mondo del volontariato e i progetti di contrasto all’esclusione sociale quelli che potrebbero soffrire di più per i tagli da 300mila euro che la Regione Emilia Romagna ha previsto sul fondo sociale 2016 del distretto sud, che riunisce 14 comuni della provincia. Un taglio importante che porta il Fondo da oltre un milione del 2015 ai 762.411 euro di quest’anno.

I comuni, con capofila Riccione, si sono mossi con una lettera alla Regione, per sottolineare la criticità per tutta l’area del welfare e per chiedere un intervento.

L’obiettivo è quello di mantenere  i progetti distrettuali relativi alle famiglie e alle nuove generazioni come la casa provinciale delle emergenze, il centro per le famiglie, lo sportello psico-pedagogico nelle scuole, l’accoglienza dei minori,  i progetti a sostegno dell’affido e della maternità.

Si spera, invece, di poter “compensare – si legge in una nota dell’amministrazione – i minori fondi distribuiti a favore del terzo settore e dei piani di contrasto all’esclusione sociale, con i fondi previsti dalla Regione, a sostegno dell’ inclusione lavorativa, con un progetto di inserimento e sostegno delle persone in cerca di un’occupazione, per i quali è invece attesa conferma“. Si tratta di un progetto consistente già approvato dalla Regione ma di cui mancano ancora gli elementi operativi.

C’è forte preoccupazione per la distribuzione di risorse sempre più risicate: “Siamo consapevoli – ha commentato l’assessore ai Servizi Sociali Laura Galli per il Comune di Riccione, ente capofila di Distretto – che questi tagli imporranno a noi amministratori locali una seria riflessione sulla razionalizzazione ed ottimizzazione dei servizi da ripartire tra diversi ambiti d’intervento con la responsabilità di effettuare scelte che non dovranno necessariamente ripercuotersi sulle fasce più debole della popolazione. Invieremo una lettera alla Regione per far presente queste criticità alle quali, a bilanci già chiusi, siamo costretti a farvi fronte con notevoli sacrifici al fine di mantenere il medesimo livello dei servizi erogati a sostegno del sociale”.